Minasi (Lega), il Governo presti attenzioni ai licenziati Automar di Gioia Tauro Sarebbe opportuno che il ministro dei Trasporti De Micheli e il Governo prestino la massima attenzione ai lavoratori portuali licenziati negli anni, tra cui i 13 del terminal auto Automar Gioia Tauro, operante all'interno del Porto
Sarebbe opportuno che il ministro dei Trasporti De Micheli e il Governo prestino la massima attenzione ai lavoratori portuali licenziati negli anni, tra cui i 13 del terminal auto Automar Gioia Tauro, operante all’interno del Porto, affinché possano essere assorbiti al più presto nella Port Agency. A maggior ragione in considerazione dell’incontro, convocato per lunedì, tra le organizzazioni sindacali ed il ministero preposto, incentrato proprio sulla richiesta di assorbimento.
La volontà del ministro e degli assetti istituzionali governativi è fondamentale per garantire questi dipendenti e le loro famiglie affinché non debbano affrontare il gravoso iter della disoccupazione e la seria preoccupazione per un futuro dignitoso, soprattutto in una realtà quale quella calabrese in cui risulta difficile potersi ricollocare agevolmente.
La questione, com’è noto, riguarda i 13 ex dipendenti della società Automar, licenziati da tempo ed ancora non inseriti nell’Agenzia per la somministrazione del lavoro nel Porto. Si tratta di lavoratori che hanno subito l’ingiustizia di un licenziamento collettivo dichiarato illegittimo dai Tribunali di Palmi e Reggio Calabria, dapprima reintegrati e poi rimessi alla porta dopo la pronuncia della Corte d’Appello di Reggio Calabria e che si trovano, adesso, in attesa del giudizio definitivo della Cassazione, il quale, a causa dell’emergenza Covid19, ha subito e subirà ritardi. Ex lavoratori ai quali lo scorso giugno è venuto meno anche il sussidio della Naspi.
Solo con un’analisi razionale e costruttiva delle giuste ragioni avanzate dagli ex lavoratori (che possono contare su argomentazioni supportate da decisioni a loro favorevoli già espresse, appunto, in sede di ricorsi innanzi all’autorità giudiziaria) ed attraverso un autorevole intervento del ministro Paola De Micheli, si potrà dare l’avvio definitivo alla procedura auspicata. La posizione di questi impiegati, tra l’altro, poggia su tutti i presupposti previsti dal decreto 243/2016, ossia dipendenti che operavano ai sensi dell’art. 18 della legge 28/01/1994 n.84, addetti alla movimentazione di containers e mezzi gommati, e che usufruivano di ammortizzatori sociali.
Conoscendo, inoltre, la sensibilità della governatrice Santelli rispetto le tematiche del lavoro, sarà sicuramente anche lei concorde nella necessità che il Governo, in tutte le sue componenti, si attivi per il mantenimento degli standard occupazionali all’interno del porto di Gioia Tauro, così da non aggravare ulteriormente il già complicato status quo di decine di nostri corregionali.