Michele Tripodi non ricoprirà la carica di consigliere provinciale
redazione | Il 27, Ott 2011
Il Tar di Reggio Calabria rigetta il ricorso presentato dal sindaco di Polistena
di DANILO LORIA
Michele Tripodi non ricoprirà la carica di consigliere provinciale
Il Tar di Reggio Calabria rigetta il ricorso presentato dal sindaco di Polistena
POLISTENA (RC) – “Irricevibile ed inammissibile”, giudicano così i giudici del Tar di Reggio Calabria, il ricorso presentato da Michele Tripodi per il seggio di consigliere provinciale già ricoperto per due legislature. In via principale il ricorso, presentato dall’avvocato di Tripodi, Lorenzo Fasci’, nonchè segretario provinciale del partito di Diliberto, è stato presentato contro il consigliere provinciale Giovanni Nucera, candidato a presidente della provincia della coalizione SeL-Idv, perchè Tripodi riteneva che il seggio non spettasse al candidato presidente Nucera, bensi al suo partito, il Pdci, collegato al centro- sinistra tradizionale, il cui candidato presidente era l’uscente Giuseppe Morabito. In via subordinata, il ricorso coinvolgeva anche Giuseppe Longo, consigliere provinciale del Prc ed unico eletto della circoscrizione Cinquefrondi-Polistena-Anoia e partiva dal presupposto che, essendo il sindaco polistenese, il candidato più votato della circoscrizione, con il 24% dei voti, mentre Longo ne prese il 12%, avrebbe dovuto essere eletto Tripodi, in quanto candidato più votato del territorio. Ricordiamo però, che il Prc si aggiudicò quasi il 5% dei voti, ritrovandosi ad essere il secondo partito della coalizione del presidente uscente Morabito, dietro il Pd. Mentre il Pdci prese poco più del 3% dei consensi, non superando il quorum stabilito dalla legge elettorale che è del 4%.
In caso il ricorso fosse stato accolto, il sindaco di Polistena sarebbe comunque stato beffato, in quanto il seggio sarebbe spettato alla lista di “Fuda presidente” e non al Pdci. Si chiude una vicenda grottesca, con una lotta a sinistra senza esclusione di colpi. Mentre nella politica nazionale si perseguono progetti unitari, come ad esempio la costituzione della Federazione della Sinistra, in cui sotto un’unica falce e martello, oramai da due anni, si presentano alle elezioni il Prc, il Pdci ed altri movimenti e associazioni di sinistra, nel territorio reggino si assiste a vere e proprie guerre fomentate da coloro che non accettano le normali regole, sia della legge elettorale e sia della convivenza dei vari partiti di sinistra.
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