“Mestieri Legali”, da discarica ‘ndrangheta a centro di riciclo Succede a Rosarno: davanti al cancello vengono "conferite" carcasse di autovetture. La denuncia di "Terre del Sole"
C’è chi lavora affinché un “bene confiscato” alla ‘ndrangheta possa diventare un plusvalore per la collettività ma c’è anche chi, in forza dei propri interessi privatistici, si oppone con gesti deprecabili contro questo tentativo concreto di cambiamento. Avremmo voluto parlare di lombricoltura, e lo faremo perché ci crediamo, e degli assoluti vantaggi che questa pratica ha rispetto all’utilizzo dei terreni, ma c’è chi ha ben pensato di lanciarci un segnale inequivocabile: nel mentre eravamo impegnati ad apprendere nuove tecniche sul riciclo della frazione organica dei rifiuti solidi urbani per l’allevamento del lombrico durante un interessantissimo seminario coordinato dalla dott.ssa Mollica e dal dott. Villella, ignoti hanno “conferito” carcasse di auto, verosimilmente oggetti di furto, proprio dinnanzi al cancello del sito confiscato in località Annegato a Rosarno, luogo deputato entro un anno a divenire il primo parco fluviale della provincia di Reggio Calabria grazie al progetto “Mestieri Legali” promosso dal Consorzio “Terre del Sole” e sostenuto da Fondazione con il Sud. Il fatto è stato ovviamente denunciato alle Autorità Competenti. Certamente questo gesto, che abbiamo appurato essere consueto quando il sito era nelle mani dei clan ossia quando un’area profondamente fertile era unicamente utilizzata per fini di discarica abusiva, non cancella quanto di buono fatto sinora e la grande partecipazione che la cittadinanza rosarnese ha messo in campo nelle prime fasi progettuali. Abbiamo già descritto come giovani e professionisti si siano sporcati le mani a sostegno del grande lavoro da mettere in atto al fianco dei migranti che sono stati individuati in fase progettuale come tra i principali destinatari delle attività di inserimento lavorativo. Rosarno ha voglia di futuro e “Mestieri Legali” ha l’intenzione di traghettare questa volontà su un nuovo livello di sviluppo. In tal senso, la lombricoltura rappresenta una scommessa vincente: basti pensare che – come sottolineato nel seminario presso il Palazzo Storico della Provincia promosso dall’ARSAC e coordinato dalla dott.ssa Mollica – il 20% delle discariche abusive, dell’intero territorio nazionale, si trova in Calabria e questo equivale ad un danno economico per 8 milioni di euro l’anno che la nostra Regione dovrà versare, per le sanzioni subite, alla Comunità Europea. Non tutti sanno che una soluzione per lo smaltimento dei rifiuti è certamente la tecnica della lombricoltura che permette in buona sostanza di trasformare la frazione organica in vermicompost, humus naturale per le colture. Un processo che da un lato riduce costi, anche alle Pubbliche Amministrazioni, in termini di riciclo dei rifiuti solidi urbani (nella componente organica), e che dall’altra crea economia per il settore dell’agricoltura. Basti pensare che il settore agricolo è il maggior fruitore di risorse non rinnovabili e l’utilizzo intensivo sta provocando una esponenziale riduzione del terreno. Con “Mestieri Legali”, grazie all’attenzione specifica del partner Legambiente, il Consorzio “Terre del Sole” sta provando a trasformare una discarica a cielo aperto in un luogo di servizio alla Comunità: è in cantiere la possibilità che sia il Comune di Rosarno che il Comune di Laureana di Borrello, con i relativi comprensori, possano conferire il loro organico proprio nel bene confiscato che, oltre ad un parco fluviale, futura meta di scolaresche ed appassionati, può divenire anche strumento di sviluppo sostenibile per la Piana di Gioia Tauro.