Memorie della Grande Guerra al “Piria” di Rosarno Ricordare è u dovere
Si è svolto pressso l’Auditorium del Liceo Scientifico “R. Piria” di Rosarno, il seminario formativo sulla Grande Guerra con la lectio magistralis del Prof. Alberto Cafarelli, già nominato dall’Arma dei Carabinieri come testimonial per la provincia di Reggio Calabria col compito di veicolare conoscenze e valori attinenti alla storia risorgimentale e recentemente individuato da un protocollo d’intesa tra Miur e Ministero della Difesa come “Testimonial e promotor degli avvenimenti storici fondativi della Nazione e della sua maturazione democratica”. Sulle note del “ Piave”, il Dirigente Scolastico Mariarosaria Russo, cui il Prof. Cafarelli ha fatto dono di una storica medaglia per ricordare il 60° della conclusione della guerra, ha introdotto i lavori lanciando in platea un messaggio di pace e armonia tra i popoli.
Ha coordinato il lavori la Professoressa Grace D’Agata, Direttore del Dipartimento di Storia e Filosofia dell’Istituto Piria, che ha iniziato il suo intervento citando lo storico britannico, ebreo Tony Judt, il quale afferma che affinché fra i giovani vi sia un’effettiva presa di coscienza della storia e la piena comprensione di essa, le vicende accadute debbano essere raccontate. D’Agata ha spiegato agli studenti che la Grande Guerra è la madre di tutte le guerre che ancora oggi affliggono intere popolazioni, come succede in Siria, nello Yemen o in Palestina, insomma una guerra mondiale e totale che ha coinvolto tutti gli Stati e la popolazione civile, sconvolgendo l’assetto geo-politico dell’Europa, e, citando Osman, ha ripreso il concetto di democratizzazione della guerra che coinvolge tutte le parti sociali con le conseguenti ripercussioni economiche e sociali, basti pensare al flusso dei migranti, alla fuga dalle guerre, ancora oggi.
Occorre pertanto rivedere e riflettere sul senso degli eventi per avere una maggiore consapevolezza di quanto accade o sia accaduto, capire le dinamiche , seguire quel “filo rosso” che unisce la Grande Guerra alle guerre attualmente in corso. Il Prof. Cafarelli ha ripercorso le tappe più importanti della Grande Guerra presentando anche agli studenti i cimeli di guerra, fra i quali la Bandiera del Castello del Buon Consiglio, consegnata dalle signore di Trento all’esercito italiano. Ha fatto un esplicito richiamo ai campi di battaglia, alle condizioni disumane in cui versavano i soldati, riprendendo il concetto di nazionalismo e patriottismo anche mostrando i confini del Regno, ei rapporti tra la famiglia Sabaudia e il Kaiser Friedrich Wilhelm. Si è soffermato soprattutto sul conflitto mondiale, diverso da tutti gli altri anche per l’utilizzo delle tecnologie applicate al campo militare, basti pensare all’introduzione dell’aviazione nelle operazioni belliche, all’utilizzo dei sommergibili, all’impiego delle mitragliatrici, allo scavo delle trincee e in particolare all’uso dei gas che seminavano tanto terrore.
Un richiamo doveroso è stato fatto anche ai grandi poeti e artisti del tempo, D’Annunzio, Boccioni, Alvaro. Anche gli studenti sono stati parte attiva del seminario, Domenico Arruzzo della classe V B del Liceo ha fatto una riflessione critica storica su Caporetto e la strategia militare, mentre Eliana Moraca della V A dell’ITE di Laureana di Borrello ha proposto la lettura della lirica “ Aftermath” di Siegfrid Sassoon, il poeta soldato che ha lasciato un messaggio importante per non dimenticare poiché “il passato rimane lo stesso e la guerra è un gioco dannato”, ma “tu sei un uomo a cui fu concesso di continuare a vivere” quindi, “guarda in su e giura sul verde della primavera che non dimenticherai mai”. I lavori sono stati conclusi dalla professoressa Eleonora Contartese, che ha moderato il convegno e che ha proposto agli studenti delle classi quinte la creazione di un blog sul “filo rosso delle guerre”.