Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Medicina estetica, quando l’emergenza è in ambulatorio

Medicina estetica, quando l’emergenza è in ambulatorio

Svenimenti, allergie, crisi cardiache: a Perugia il 27 e 28 settembre si svolge un corso patrocinato dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) che spiega come gestire le complicazioni più frequenti

Medicina estetica, quando l’emergenza è in ambulatorio

Svenimenti, allergie, crisi cardiache: a Perugia il 27 e 28 settembre si svolge un corso patrocinato dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) che spiega come gestire le complicazioni più frequenti

 

 

Li chiamano interventi mini-invasivi e sono quei trattamenti di bellezza che si eseguono ambulatorialmente in pochi minuti o in poche ore. Anche in Italia sono sempre più praticati: nel 2012, secondo i dati di Aicpe (Associazione di chirurgia plastica estetica) sono aumentati dell’11%. La definizione “mini-invasivi”, tuttavia, è fuorviante: la tendenza, infatti, è quella di interventi sempre più invasivi, per cercare di ottenere risultati sempre più importanti. Con una serie di problemi: per eseguire questi trattamenti per legge è sufficiente una laurea in medicina, mentre per gestire le situazioni di emergenza è necessaria una formazione specifica. Da qui nasce l’idea di un corso teorico-pratico, patrocinato da Aicpe, in cui saranno simulate le problematiche più frequenti che un medico può incontrare durante l’attività professionale ad hoc. L’evento è organizzato in Umbria, nel Centro di formazione in emergenza-urgenza di via Piccolotti a Marsciano, provincia di Perugia, venerdì 27 e sabato 28 settembre.
«Oggi le metodiche eseguite in regime ambulatoriale stanno diventando sempre più invasive, con un largo uso di anestetici locali e di farmaci che possono esporre i sanitari all’insorgere di emergenze sul paziente, che devono essere gestite prontamente e con le giuste conoscenze – afferma Bruno Bovani, chirurgo plastico di Perugia socio di Aicpe e organizzatore del corso -. Mentre in sala operatoria il chirurgo deve attenersi a rigide norme di sicurezza ed è assistito da un’equipe di professionisti preparati ad affrontare gli imprevisti, in ambulatorio il dottore è da solo a dover gestire, in tempi brevissimi, eventuali complicazioni. E per i medici non specializzati o con poca esperienza, non è così scontato sapere cosa fare» Lo scopo è fornire al medico gli strumenti più avanzati per fronteggiare le situazioni di pericolo, nell’ottica di una maggiore sicurezza per i pazienti.
Ma quali sono le complicazioni più frequenti? «Quella più diffusa è la crisi vagale, ossia lo svenimento: il paziente perde i sensi in risposta a stress emotivo o perché impressionabile – dice Bovani -. Uno degli elementi che possono causare problemi, anche seri, sono gli anestetici locali: l’eccessiva o cattiva somministrazione può indurre reazioni neurologiche o di cardiotossicità, che vanno dall’intossicazione alla crisi cardiaca. Nei pazienti che già soffrono di altre patologie, possono insorgere crisi ipertensive, mentre la somministrazione di farmaci e anestetici può portare a crisi allergiche, anche con shock anafilattico, che sono da gestire subito».
Il corso di Perugia si terrà in una vera sala operatoria dotata delle più moderne tecnologie e di una sala regia in grado di simulare le principali tipologie di emergenze a cui si può andare incontro durante l’attività. Alla fine del corso si terrà un test finale per conseguire una certificazione rilasciata dall’azienda USL Umbria 1.

AICPE. L’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica, la prima in Italia dedicata esclusivamente all’aspetto estetico della chirurgia, è nata con l’obiettivo di dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Pur essendo una novità per il nostro Paese, non lo è affatto in molte altre nazioni europee e non, dove esistono da tempo associazioni che raccolgono tutti coloro che si interessano di chirurgia estetica. Ad Aicpe al momento hanno aderito più di 170 chirurghi in tutta Italia, tra cui si annoverano professionisti di fama e docenti universitari. Membri di Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, che aderiscono a un codice etico e di comportamento da seguire fuori e dentro la sala operatoria. Scopo di Aicpe è tutelare pazienti e chirurghi plastici in diversi modi: disciplinando l’attività professionale sia per l’attività sanitaria sia per le norme etiche di comportamento; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e politiche per tutelare la categoria e il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scientifica; elaborando linee guida condivise. Tra gli obiettivi c’è anche l’istituzione di un albo professionale nazionale della categoria.