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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Medici di famiglia, proclamato lo stato di agitazione

Medici di famiglia, proclamato lo stato di agitazione

| Il 01, Set 2011

Sanità, chiesto incontro al presidente Scopelliti

Medici di famiglia, proclamato lo stato di agitazione

Sanità, chiesto incontro al presidente Scopelliti

 

CATANZARO – La Federazione italiana dei
medici di famiglia (Fimmg) della Calabria ha proclamato lo stato
di agitazione della categoria ed ha chiesto un incontro con il
Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, per definire la
vicenda relativa all’invito telematico delle ricette e la
stesura del fascicolo elettronico.
Il segretario regionale della Fimmg della Calabria, Giuseppe
Varrina, ha evidenziato che “come avevamo previsto già da
alcuni mesi, il primo settembre è arrivato ed allo stato la
tanto decantata rivoluzione telematica non c’é e non potrà
avviarsi, salvo un serio impegno e un coinvolgimento di tutte le
categorie interessate e recuperando risorse per il territorio
che sono necessarie oltre all’impegno tecnico-organizzativo
richiesto, anche al maggiore carico di lavoro professionale”.
“All’esordio – prosegue – si era avviata una trattativa
sindacale per il rinnovo dell’accordo integrativo regionale in
seno al comitato consultivo regionale che inizialmente vedeva la
parte pubblica farsi carico di tutte le criticità emerse ma il
10 agosto scorso le già esigue somme previste dal finanziamento
di tutto il ‘pacchetto informatico’ sono venute meno, facendo
naufragare una trattativa che all’inizio sembrava nata sotto i
migliori auspici. A tutto ciò si aggiungono i forti ritardi
delle varie Aziende sanitarie calabresi nella informatizzazione
delle altre categorie interessate nell’acquisizione
dell’hardware e software utili. In questa situazione e
preoccupati delle possibili conseguenze si era chiesto un
incontro con il presidente della Regione, Scopelliti, al fine di
mettere tutte le carte sul tavolo per addivenire ad una fattiva
ed ottimale chiusura di tutti i problemi della vertenza del
‘Pacchetto informatico’, che, si ribadisce, non sono solamente
economici, ma anche tecnico-organizzativi”.
“Ad oggi, quindi, tutta la concertazione necessaria –
conclude – a soddisfare le imprescindibili e numerose esigenze
tecnico-organizzative e gestionali di tutti i medici
prescrittori è allo stallo. In questo contesto nessun medico di
medicina generale potrà essere obbligato ad inviare per via
telematica i dati della ricetta fino a quando la Regione non
avrà ottemperato agli obblighi previsti dall’Accordo collettivo
nazionale”.