Marziale esprime solidarietà a colleghe Albano e Paparella La garante nazionale per l'infanzia e la garante della Puglia sono state sequestrate da alcuni ragazzi immigrati nel centro governativo d'accoglienza a Cassano delle Murgie
“Esprimo vicinanza alla Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano, ed alla collega pugliese Rosy Paparella, per quanto accaduto loro presso il centro governativo d’accoglienza a Cassano delle Murgie (Bari)”. Così dichiara Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, con riferimento al sequestro delle due donne, durato circa un’ora, ad opera di una trentina di ragazzi immigrati provenienti prevalentemente da Gambia, Nigeria ed Egitto, conclusosi con la loro liberazione da parte dei carabinieri prontamente intervenuti.
“I Garanti – spiega Marziale – non hanno poteri decisionali in materia di politiche dell’accoglienza, ma si prodigano a fare da cerniera tra i bisogni dei minori non accompagnati che giungono nel nostro Paese e le istituzioni, dovendosi barcamenare tra indicibili difficoltà allo scopo di fare applicare meglio possibile le disposizioni comunitarie, rivelatisi fino ad oggi confuse e soggette a cambiamenti in corsa che disorientano anche i più illuminati esperti di diritto internazionale”.
Per Marziale, “tutto ciò è inaudito ed ha perfettamente ragione il ministro dell’Interno Marco Minniti, nel dire che l’Europa ci lascia soli. Non v’è dubbio che l’incontenibile deriva umana che spinge sulle nostre coste è destinata a generare sempre più disordine, in un territorio per nulla attrezzato a gestire un’emergenza di siffatte proporzioni, e quanto accaduto alle Garanti Albano e Paparella potrebbe non rimanere un gesto isolato nel tempo. Certo è – conclude Marziale – che quanto accaduto non può rimanere come fatto relegato alle colonne di cronaca, ma deve stimolare una pronta risposta del Governo italiano”.