Marziale attacca l’uscente gestione Rai Per il presidente dell'Osservatorio dei diritti sui minori è stata "la peggiore della storia per la tutela dei minori"
– “Quella uscente è da considerarsi la peggiore gestione RAI che si ricordi da quando è in vigore il Codice Tv e Minori, è questo che è sfuggito alla consigliera uscente Benedetta Tobagi nello sciorinare nel Cda di congedo gli obiettivi raggiunti”: è l’attacco del presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale, nei confronti di quello che lo stesso definisce essere: “Il periodo più ottuso e nefasto della storia di Viale Mazzini”.
“Se non altro – incalza Marziale – qualsiasi altra gestione si premurava di verificare le segnalazioni dei gruppi di pressione, addirittura i direttori di rete se non i dg intervenivano direttamente per verificare e porre rimedio agli eccessi, mentre i signori appena sloggiati non si sono degnati nemmeno di rispondere alle sollecitazioni, come se l’azienda fosse privata e non sorretta da un canone che rende forzatamente gli utenti azionisti”.
Per il presidente dell’Osservatorio: “Chi è preposto a governare un’azienda di Stato deve dare conto del proprio operato alla gente, ecco perché le trasgressioni in casa Rai risultano più evidenti ed intollerabili, anche perché sottoposte ad un Contratto di Servizio che obbliga la Tv pubblica ad operare entro certi paletti, per la verità moralmente applicabili anche all’emittenza privata e certamente travalicati più che la Rai. Ma, la Rai è la Rai”.
“A quanti succedono – conclude Marziale – chiediamo il ricentraggio dell’offerta in fascia protetta e attenzione verso i più piccoli fruitori. Quell’attenzione che gli uscenti non hanno palesato, nonostante la presenza in Cda di paladini indiscussi della giustizia, come lo stimatissimo giudice Gherardo Colombo, che nulla hanno fatto per tutelare programmi destinati alla famiglia come l’Italia sul 2, chiusa nonostante un’audience ed uno share senza rivalità, oppure fissando Senza Peccato di Milo Infante a dopo mezzanotte, quando la produzione ha magistralmente trattato le fenomenologie più attuali e scabrose del panorama giovanile, per aiutare i genitori in difficoltà”.