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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Mario Magno(Pdl): “Sono d’accordo alle liste bloccate”

Mario Magno(Pdl): “Sono d’accordo alle liste bloccate”

“La proposta del Presidente Scopelliti di modificare la leggere elettorale regionale per dar vita a ‘liste bloccate’ è, in linea di principio, da condividere e deve essere analizzata in combinato disposto con le preoccupazioni dalle quali essa muove ed il contesto in cui viene formulata”

Mario Magno(Pdl): “Sono d’accordo alle liste bloccate”

“La proposta del Presidente Scopelliti di modificare la leggere elettorale regionale per dar vita a ‘liste bloccate’ è, in linea di principio, da condividere e deve essere analizzata in combinato disposto con le preoccupazioni dalle quali essa muove ed il contesto in cui viene formulata”

 

 

LAMEZIA TERME – “La proposta del Presidente Scopelliti di modificare la leggere elettorale regionale per dar vita a ‘liste bloccate’ è, in linea di principio, da condividere e deve essere analizzata in combinato disposto con le preoccupazioni dalle quali essa muove ed il contesto in cui viene formulata”.

E’ quanto sostiene il presidente della Commissione “Riforme e Decentramento” Mario Magno (Pdl) che aggiunge: “In relazione al primo profilo, spiace constatare come, ancora una volta, ci si sia accontentati di polemizzare sull’argomento, senza entrare nel merito delle motivazioni da cui il Governatore è stato mosso, ossia la volontà di preservare le istituzioni calabresi dal rischio di inquinamento mafioso che, troppe volte, trova nel momento elettorale fertile humus. Va, inoltre, stigmatizzato il fatto che molti di coloro che si sono, ipocriticamente, scagliati contro la proposta (portata per la prima volta alla ribalta nella legge elettorale della Regione Toscana) sono gli stessi che, quotidianamente, non perdono occasione di vestirsi da paladini dell’antimafia e che su questa hanno costruito le proprie fortune politiche”.

“Quanto invece al contesto in cui la proposta è maturata – prosegue Magno – va detto che essa non è isolata all’interno dell’azione di governo che sta caratterizzando l’agire della Giunta Scopelliti. Le iniziative a favore delle forze dell’Ordine (con l’accessione di un cospicuo mutuo per la realizzazione di nuove caserme e l’acquisto di mezzi e strumenti), la politica in tema di beni confiscati alla mafia (tra queste, innanzitutto, l’istituzione dell’Agenzia Regionale, ma anche il protocollo d’intesa ‘Più scuola meno mafia’, tra Ministero dell’Istruzione e la Regione Calabria, avente ad oggetto l’utilizzo dei beni confiscati dallo Stato alle associazioni ed il sostegno alle cooperative che li gestiscono), la concreta solidarietà ai destinatari di avvertimenti ed attentati mafiosi, la proposta di legge riguardante gli ‘interventi regionali a sostegno delle imprese vittime di reati di ‘ndrangheta e disposizioni in materia di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dell’imprenditoria’, infatti, sono solo alcune delle iniziative messe in campo dal governo regionale sin dal suo insediamento e costituiscono il quadro di riferimento politico nel quale la recente proposta va letta ed interpretata”.

“Tale quadro va ulteriormente rafforzato, è chiaro! Ma un compito del genere spetta a tutti. Da una parte, infatti – sottolinea ancora l’esponente politico – l’attività legislativa e di governo deve essere improntata, alla cultura della legalità e della trasparenza e al rafforzamento dei meccanismi a guardia delle infiltrazioni dei controlli nella p.a (per esempio, attraverso il potenziamento della Stazione unica appaltante). Dall’altra, tuttavia, spetta solo ai partiti il dovere di mettere in campo un sistema equilibrato e trasparente di selezione della classe dirigente che consenta di offrire al servizio della regione un ceto politico scevro da condizionamenti mafiosi e clientelari e che abbia come unico interesse il bene della collettività”.

“Ribadisco, pertanto, il mio favore all’idea di modifica della legge regionale e, augurandomi che venga raccolto l’appello rivolto dal Presidente Scopelliti alla società civile a dialogare in merito ad essa, auspico – conclude Magno – che vi si accompagni un progetto generale di riforma che consenta, altresì, di mettere mano ad una riorganizzazione complessiva dell’istituto regionale finalizzato alla sburocratizzazione della macchina amministrativa ed alla accelerazione della spesa, soprattutto quella comunitaria, da concentrare sulle grandi opere”.

redazione@approdonews.it