Maria, Regina della Piana e la “Colomba” sammartinese Il nostro Domenico Caruso ci porta alla scoperta del culto della Madonna
di Domenico Caruso
Il Papa Giovanni Battista Montini, il Beato Paolo VI, a cui si deve la stagione di riforma della Curia romana, nel 1970 visitando il Santuario di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari, affermò in modo conciso:
«Non si può essere cristiani senza essere mariani».
Lo stesso Pontefice nel 1964, promulgando il documento conciliare “Lumen Gentium”, proclamò la Santa Vergine “Madre della Chiesa”.
Nella molteplicità di titoli vi è un’identica realtà: la Madonna, ponte fra cielo e terra, creatura a noi vicina con la quale poter instaurare un legame filiale fattivo e sincero.
Chi ha seguito il nostro “Viaggio alla scoperta della nostra Piana” avrà notato che la Madre Celeste occupa un ruolo di prim’ordine nella devozione popolare.
Parecchi figurano anche i Santuari frequentati dai fedeli. Appena fuori dall’abitato di Molochio vi è “Santa Maria di Lourdes”, ad Oppido Mamertina ed a Sinopoli “Maria SS. delle Grazie”, a Palmi la “Vergine del Carmine”, a S. Procopio la “Madonna degli Afflitti”, a Seminara la “Madonna dei Poveri”.
Non meno importanti si rivelano le altre Chiese intitolate alla Divina Madre.
Le più numerose sono dedicate alla “Madonna del Carmine” ed a quella del “Rosario”; seguono l’“Assunta”, le “Grazie” e l’“Immacolata”; quindi l’“Addolorata”, “Santa Maria degli Angeli”, l’“Annunziata”, la “Catena” e la “Montagna”.
A S. Martino di Taurianova si festeggia, il 5 agosto c.a., Maria SS. della Colomba titolare dell’omonima parrocchia. La prima Messa verrà celebrata alle ore 8.
Alle 18,30, dopo cerimonia solenne, seguirà la processione della Sacra Immagine per le vie cittadine.
Già nell’antico Centro della “Vallis Salinarum”, distrutto dal catastrofico sisma del 1783, sorgeva un convento consacrato a “Santa Maria della Palomba” – di pertinenza dei Conventuali di S. Francesco e soppresso nel 1653.
Un altro importante cenobio di “Santa Maria della Palomba” che ebbe più lunga durata risultava a Messignadi, non lontano da qui.
La suggestiva immagine della Madonna, il cui viso richiama la pregevole effigie marmorea cinquecentesca del “Gagini” situata nel medesimo tempio sammartinese, reca in braccio Gesù Bambino con in mano una candida colomba.
La “colomba” dovrebbe simboleggiare l’Arca dell’Alleanza, in analogia con l’Arca di Noè. Non dimentichiamo che la Santa Vergine è la Regina della Pace.
Come si può rilevare nella volta antistante l’altare della Chiesa di S. Martino, la “colomba” rappresenta lo Spirito Santo.
Nel giorno del battesimo di Gesù si legge infatti: “E mentre pregava, il cielo si aprì. Lo Spirito Santo discese sopra di Lui in modo visibile come se fosse una colomba”. (Luca III, 21-22).
Molto significativo è l’inno alla Madre Divina:
“Stella del mar lucente,
salve, o Colomba, stanza del Dio vivente;
Vergine innocente,
rugiada delle grazie del Signor”.
Ed ancora:
“Candida per natura,
del Creator prima e più dolce cura;
Immacolata e pura
mansueta Colomba senza fiel”.
In un’altra lode si dichiara:
“Madre della Colomba di San Martino amata,
risuona nel tuo tempio l’eco degli inni alati.
Nel nome Tuo dolcissimo
l’umano sdegno tace,
Regina della pace
Regina dell’amor”.
Durante la novena della titolare, la Schola Cantorum di S. Martino ha in programma anche alcune mie lodi per la Madonna, tra le quali: “Alla Vergine della Colomba”.
Ecco il testo (musicato da V. De Marco):
I Strofa
Sei Tu del Ciel Regina,
di noi Madre Maria;
il mondo a Te s’inchina,
Immacolata e pia.
Ritornello
Prega per noi, Maria,
bella di sol vestita,
Tu sei la nostalgia
dell’anima smarrita.
Colomba della pace,
perdona se pecchiamo,
Tu l’Ester sei verace:
tutti Tuoi figli siamo!
II Strofa
Della colomba avanza
il simbolo che porti:
Arca dell’Alleanza,
Tu aiuti, Tu conforti.
Ritornello – Prega per noi, Maria, ecc.
III Strofa
Dispensa della pace,
del mar stella lucente,
l’Eterno si compiace
di Te casta e innocente.
Ritornello – Prega per noi, Maria, ecc.
IV Strofa
Del nostro San Martino
Tu sei sicura guida,
felice è il cittadino:
viva chi a Te s’affida!
Ritornello – Prega per noi, Maria, ecc.
Finalino
Tu l’Ester Sei verace:
tutti Tuoi figli siamo!
Fra le prossime manifestazioni civili segnalo:
Mercoledì 2 agosto, ore 21,30: “Serenata al chiaro di luna” – Concerto della corale “Incantus”, diretta dall’artista V. De Marco. Giovedì 3 agosto, ore 18,30: 2° Raduno “Tutti in bici” e ore 21,30: Commedia in vernacolo “’U malocchiu” a cura della prof. R. Minniti. Venerdì 4, ore 18: Rassegna fotografica dell’Associazione “Il Castello” di S. Martino e ore 21,30: Spettacolo “Itinerarium il Musical tauriandace” a cura dell’Amministrazione Comunale.
Concludo con il saluto, pienamente condiviso, che precede il programma delle feste:
«Da secoli la nostra comunità si stringe sotto il titolo di Maria Santissima della Colomba, Madre di Dio e Madre nostra, e con riconoscenza la invoca Madre e Regina, sentendo in Lei la più tenera tra le madri. Certi della Sua protezione, non ci stancheremo d’invocarla, fiduciosi nella sua potente intercessione presso Dio».