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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Gioia Tauro mare sporco, continuano le lamentele dei cittadini Sopralluoghi da parte della Guardia costiera per monitorare la situazione

Gioia Tauro mare sporco, continuano le lamentele dei cittadini Sopralluoghi da parte della Guardia costiera per monitorare la situazione
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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – Diciamolo subito, in questi giorni nel mare di Gioia, sporco o pulito che sia, si stanno mescolando tante di quelle congetture buttate lì anche da quei residenti legittimamente sdegnati ma non solo, che l’ondata di allarmismo, delusione  e strumentalizzazione, anziché scoperchiare le vere cause del presunto inquinamento, rischia soprattutto di travolgere via la stagione balneare degli operatori del settore, mai come adesso piegati dal peso dei danni causati sia dalle reali criticità che dalle più svariate fandonie ormai sfuggite di mano ai tuttologi dei social. E allora, è bene ribadire quanto già spiegato con estrema chiarezza dalla Capitaneria di porto: la problematica della salubrità delle acque marine, per tutta una serie di fattori, alcuni dei quali accertati da tempo, a queste latitudini è molto più ampia e complessa. Occorre dunque tracciare un netto distinguo. Un conto sono i liquami provenienti da zone più o meno abitate non depurate che sfociano soprattutto nel fiume Mesima e, a volte, nel Petrace (con sorpresa, apprendiamo che, per quanto riguarda il torrente Budello, quest’estate non è stata riscontrata alcuna anomalia). Un’altra cosa sono le emergenze che di volta in volta si possono verificare a causa di guasti tecnici, come la rottura di un bypass della rete fognaria comunale (prontamente riparata), tre settimane addietro. Diversa ancora la questione della falla nella condotta IAM, dalla quale comunque fuoriesce acqua depurata e il cui iter di ripristino è già stato autorizzato dalla Provincia e, infine, completamente diverso sarebbe l’ “enigmatico” fenomeno che, nelle ultime ore, sta intingendo gran parte del Tirreno di un inquietante colore marrone giallastro, alla stregua di una delle piaghe d’Egitto, salvo poi, nell’arco della giornata, veder ritornare l’acqua alla sua naturale trasparenza. Su questa stranezza sembra però si sia arrivati a un punto: proprio ieri, infatti, l’Arpacal, intervenuta per chiarire un’analoga situazione riguardante lo specchio di mare antistante Pizzo, ha confermato l’ipotesi avanzata lunedì mattina dal comandante in seconda della Capitaneria di Gioia, Mario Pennisi. Con il risultato che, purtroppo, appare ormai chiaro che ci toccherà affrontare un fenomeno che storicamente non ci appartiene essendo abituati ad accostarlo piuttosto alla riviera emiliana. Anche per l’ente regionale, (esprimendosi per quel tratto di costa) la colorazione verdastra notata a pochi metri dalla battigia con l’evidente trascinamento di limo sarebbe determinata da una fioritura algale verificatasi a causa delle condizioni meteo-marine relative alle correnti e all’elevata temperatura dell’acqua. I campioni inviati al laboratorio di Reggio dalla Capitaneria potrebbero dunque sentenziare le stesse conclusioni anche per Gioia e San Ferdinando. Intanto, i sopralluoghi in mare continuano, sia quelli canonici della Guardia Costiera che per iniziativa dell’Amministrazione con il sindaco Pedà che anche ieri mattina ha percorso in barca il litorale, in compagnia del presidente del movimento “delle 12 scimmie”, Lino Cangemi prelevando altri campioni da far analizzare privatamente. Infine, si registra l’accorato appello alla Regione e all’Arpacal da parte del movimento “Gioia città vivibile” del consigliere di maggioranza Nicola Zagarella: “riteniamo assolutamente ineludibili indagini approfondite sulla qualità del mare tra le foci dei fiumi Budello e Petrace – si legge in una nota. Altrettanto immediato sollecitiamo l’intervento dell’assessorato all’Ambiente regionale affinché sostenga i progetti mirati ad ammodernare gli impianti di depurazione esistenti nonché all’assessorato ai Lavori Pubblici perché conceda con urgenza i finanziamenti necessari al completamento della rete fognaria cittadina”.