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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Marano Marchesato, indagati sindaco, vice e assessore per voto di scambio Indagini dopo le intimidazioni subite dagli amministratori da parte di presunti esponenti della cosca "Rango-Zingari". Nove gli avvisi di garanzia

Marano Marchesato, indagati sindaco, vice e assessore per voto di scambio Indagini dopo le intimidazioni subite dagli amministratori da parte di presunti esponenti della cosca "Rango-Zingari". Nove gli avvisi di garanzia
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COSENZA – Le indagini sulle intimidazioni agli amministratori di Marano Marchesato avvenute nel corso degli ultimi mesi hanno trovato la loro conclusione con un avviso di garanzia recapitato a 9 persone con contestuale decreto di perquisizione, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Ad essere sottoposti ad indagine, però, ci sono oltre che i presunti autori delle intimidazioni anche gli stessi amministratori ossia Eduardo Vivacqua, sindaco di Marano Marchesato, Giuseppe Belmonte, vicesindaco, e Domenico Carbone, assessore. Oltre a loro sono indagati anche Antonio Intrieri, in atto detenuto, elemento di rilievo della cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”; Domenico Mignolo, in atto detenuto, elemento di rilievo della cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”; Francesco Vivacqua, detenuto e considerato contiguo alla cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”; Alberto Ruffolo, in atto detenuto, contiguo alla cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”;  Alberto Novello, cl. ‘92, contiguo alla cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”; e Sharon Intrieri, cl. ‘93.

Tutti sono indagati a vario titolo dei reati di voto di scambio aggravato dal metodo mafioso in concorso e tentata estorsione in concorso.

L’attività investigativa, condotta dal Nucleo Investigativo e coordinata dal Sostituto Procuratore della direzione distrettuale antimafia Pierpaolo Bruni, ha permesso di raccogliere elementi a carico degli indagati ritenuti responsabili a vario titolo di aver indirizzato, con metodo mafioso, le elezioni amministrative comunali di Marano Marchesato nel Cosentino, avvenute nel maggio 2013, e successivamente di aver tentato di estorcere agli amministratori eletti, mediante minacce e violenze, posti di lavoro in favore di cinque persone.

Nel corso delle perquisizioni veniva trovato e sottoposto a sequestro un giubbetto antiproiettile presso l’abitazione dei coniugi Domenico Mignolo e Sharon Indrieri.