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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Macri: il “polistenese” alla conquista della “Casa Rosada” Domenica, il candidato conservatore di origine calabrese, si contenderà la presidenza argentina con Scioli - GUARDA IL SERVIZIO

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Una partita elettorale tutta tra oriundi. Si tratta del ballottaggio presidenziale che dovrà decidere, domenica prossima, il presidente dell’Argentina. La contesa è tra Mauricio Macri (Macrì in origine), il padre emigrato nel Paese sudamericano era originario di Polistena, e Daniel Scioli, anche lui di origine italiana. Sono i due candidati che dovranno contendersi la “Casa Rosada”. La presidenza argentina, quindi, aspetta il suo nuovo inquilino che dovrà uscire dal ballottaggio del prossimo 22 novembre.

Alle elezioni del 25 ottobre i due politici hanno ricevuto rispettivamente il 34,3% ed il 36,9%. Un testa a testa che li ha portati al secondo turno delle presidenziali. Ma se Macri è sul fronte dei conservatori, di chiaro stampo centrodestra, il suo rivale viene dalla scuola politica peronista, appoggiato dalla presidente uscente Cristina Kirchner.

Anche l’altro candidato, arrivato in terza posizione, è di chiara origine italiana. È il peronista “dissidente” Sergio Massa, uscito sconfitto con il 20% delle preferenze. Massa ha i genitori originari della Sicilia. Il padre, Alfonso Massa, e la madre Luciana Cherti, sono di Niscemi, provincia di Caltanissetta. Lui è nato invece in Argentina.

Ma le attenzioni sono tutte rivolte su Mauricio Macri, la vera novità di queste elezioni per il successo non preventivato dai sondaggi. Imprenditore, ex dirigente dell’importante squadra di calcio “Boca Junior”, attuale governatore di Buenos Aires, si è presentato alle elezioni del 25 ottobre con la coalizione di centro-destra “Cambiemos”, che ha ottenuto un risultato positivo e inaspettato.

La madre di Macri è argentina, mentre la sua discendenza italiana viene dal padre, Franco Macri (il cognome prima che perdesse l’accento era Macrì), uno dei più importanti magnati sudamericani. Nato a Roma nel 1930, proviene da una famiglia originaria di Polistena, già economicamente influente anche negli anni trenta, in Italia imperava il Ventennio. Franco Macri, padre di Mauricio, emigrò in Argentina nel 1949. Gli anni in cui nel paese delle “pampas” dominava il colonnello Juan Domingo Peròn. Una Nazione in grande espansione economica in quel periodo.

Nel corso degli anni il padre di Mauricio, Franco il “polistenese”, è diventato uno degli uomini più potenti del Sudamerica. Il gruppo economico Macri è fra i più influenti dell’America latina, un vero impero industriale che controlla molte imprese attive nel settore della costruzione, delle automobili, dei rifiuti e del settore alimentare. Chissà, se un pezzo di Calabria e della Piana del Tauro, troverà sede nella prestigiosissima “Casa Rosada”? Basta aspettare i risultati di domenica. Ma la voglia di cambiare in Argentina è forte. Qualche “chance” Mauricio ce l’ha.