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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Lusi: procura, no indagini su Bianco e Rutelli

Lusi: procura, no indagini su Bianco e Rutelli

L’ex tesoriere della Margherita e’ invece indagato per calunnia

Lusi: procura, no indagini su Bianco e Rutelli

L’ex tesoriere della Margherita e’ invece indagato per calunnia

 

 

(ANSA) ROMA – La procura di Roma non procedera’ nei confronti degli ex esponenti della Margherita, Francesco Rutelli e Enzo Bianco, in relazione a quanto affermato in sede di interrogatorio dall’ex tesoriere Luigi Lusi. I pm indagheranno, invece, quest’ultimo, per calunnia in relazione alle accuse mosse, dopo il suo arresto, contro gli ex vertici Dl.

L’accusa di calunnia nei confronti di Lusi riguarda le sole affermazioni in cui il senatore tira in ballo Rutelli. Era stato proprio l’ex leader Dl a denunciare Luigi Lusi il 26 giugno scorso per calunnia, sottolineando “la mostruosa e grossolana attività calunniatrice operata in mio danno da Lusì. “Si conferma – affermava Rutelli nella denuncia – che non esiste alcun nesso tra il ladrocinio architettato, organizzato e gestito dall’ex tesoriere e le legittime attività politiche della Margherita-Dl”.

Soffermandosi sulla corrispondenza tra lui e Lusi, depositata da quest’ultimo al gip Simonetta D’Alessandro, Rutelli cita una mail ricevuta il 24 ottobre 2009 che “documenta significativamente il tentativo di Lusi, poi frustrato, di farsi nominare, nei fatti e subito, liquidatore del partito con pieni poteri; la mia lagnanza sul mancato pieno utilizzo dei fondi attribuiti dal Parlamento europeo al Pde è fin troppo ovvia, ed emersa in modo trasparente nelle sedute del Pde”. Riprendendo poi la parte di deposizione di Lusi relativa all’indicazione di Rutelli quale suggeritore della necessità di investire parte della liquidità della Margherita in immobili, il presidente dell’Api parla di una versione calunniosa “sia che venga attribuita interamente al sottoscritto, sia a una cosiddetta ‘corrente rutelliana'” ed è “radicalmente falsa e gravissimamente calunniosa”. E ciò, scrive Rutelli nella denuncia, in quanto “non è mai esistito e non esiste qualsiasi atto scritto riferibile a tale ‘mandato fiduciario’. E’ fuori da ogni logica che il fiduciante non abbia una dichiarazione scritta rilasciata dal fiduciario che lo tuteli nel caso di inottemperanza del patto fiduciario”.

“Siamo soddisfatti, perché questo é il segno della coerenza con la quale la procura di Roma sta affrontando questo delicato caso”, affermano i legali della Margherita, gli avvocati Alessandro Diddi e Titta Madia. “Attendiamo – concludono – che si concluda rapidamente l’indagine principale di questa vicenda”.