L’onorevole pagava per aggiustare i processi. Condannati Matacena e l’ex presidente del Tar
Ott 09, 2012 - redazione
All’ex deputato di Forza Italia inflitti 4 anni di reclusione. Tre anni e 6 mesi invece per il giudice Luigi Passanisi che guidava il Tar di Reggio
L’onorevole pagava per aggiustare i processi. Condannati Matacena e l’ex presidente del Tar
All’ex deputato di Forza Italia inflitti quattro anni di reclusione mentre 3 anni e sei mesi sono stati inflitti al giudice Luigi Passanisi che guidava il Tar di Reggio. Secondo l’accusa l’onorevole voleva vincere i ricorsi a vantaggio della sua società per il trasporto marittimo
REGGIO CALABRIA – Il Tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Olga Tarzia, ha condannato a quattro anni di reclusione Amedeo Matacena, l’ex deputato di Forza Italia, e a tre anni e sei mesi Luigi Passanisi, l’ex presidente del Tar di Reggio Calabria. Entrambi erano imputati, in primo grado, nel procedimento «Mozart». Secondo l’accusa, nel 2005 l’ex presidente del Tar avrebbe accettato la promessa di ricevere la somma di duecentomila euro per favorire l’ex parlamentare Matacena, nei ricorsi contro un provvedimento dell’Ufficio Marittimo di Villa San Giovanni, che aveva rigettato alcune richieste della società di trasporto marittimo di proprietà dello stess Matacena, la «Amadeus Spa».
Il Tribunale ha condannato inoltre a tre anni e sei mesi ciascuno: Giuseppe Pratticò (ex amministratore delegato della Amadeus); Martino Politi (ritenuto uomo di fiducia di Matacena) e Cesare Giglio (quest’ultimo secondo l’impianto accusatorio sarebbe stato il trait d’union tra Matacena e il giudice Passanisi). Ancora, il collegio ha comminato una pena di un anno e otto mesi a Graziella Barbagallo (moglie del giudice Passanisi) e otto mesi ciasuno a Graziella Fedele e Giovanni Tedesco. A questi ultimi tre è stata riconosciuta la sospensione della pena.