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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Lo scialaquio dei calabresi nel mondo Nicolino Panedigrano porta alla luce lo sperpero di denaro della Fondazione Calabresi nel Mondo

Lo scialaquio dei calabresi nel mondo Nicolino Panedigrano porta alla luce lo sperpero di denaro della Fondazione Calabresi nel Mondo
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Mentre la durezza della crisi, l’inflessibilità delle banche e la mancanza di solidarietà umana spingono piccoli imprenditori a drammatici gesti estremi, che ci addolorano e ci sgomentano, dalle carte della Fondazione Calabresi nel Mondo vengono fuori cose e conti di estrema indecenza.

Primo. All’on. Galati non bastava il lauto stipendio da parlamentare che gli stiamo pagando a vuoto da una ventina di anni, ricevendone solo bufale e bufale di inaugurazioni fasulle. Aveva bisogno per pagarsi i suoi ben noti sfizi anche dello stipendio di 15.000 euro al mese come Presidente della Fondazione Calabresi nel Mondo. Bello sponsor che ti sei scelto, caro Paolo Mascaro!

Secondo. “L’onorevole” non ha però pensato solo a se stesso. Ha conferito i galloni di alto dirigente della Fondazione e i relativi stipendi, oscillanti tra gli 8.400 e i 13.500 euro al mese, a parecchi suoi amici e tirapiedi, con l’aggiunta anche di alcuni avversari politici (o presunti tali), che tutti assieme in un anno e mezzo dal 2013 al 2014 si sono prosciugati la bellezza di 2,2 milioni di euro. Roba da far impallidire anche lo scialapopolo di Pasqualino Ruberto con Calabria Etica.

Terzo. Il nostro, come Biancaneve, è stato poi attento anche ai piccoli “nani”. Si sa, gli amici degli amici pressano e lui da buon (demo)cristiano ha dovuto accontentarli, lasciandogli le briciole (in tutto altri 342 mila euro) del banchetto consumato con gli amici veri.

Quarto. Sembra che tutta questa grande abbuffata non la pagherà neanche la Comunità Europea, ma direttamente noi calabresi, non quelli sparsi per il Mondo che questa allegra brigata avrebbe dovuto convincere ad investire in Calabria, ma proprio noi che stiamo già qui e versiamo le nostre tasse alla Regione. L’esimio Presidente, infatti, intento a contare i soldi del suo lauto stipendio, non si sarebbe nemmeno preoccupato di mettere le carte a posto per poter gestire i fondi europei. E l’Europa, accortasi dell’errore, non intenderebbe rimborsare alla Regione i soldi che ha già anticipato alla Fondazione per pagare tutti questi stratosferici stipendi.

Quinto. Da tutto questo spreco i calabresi (del Mondo e della Regione) non ne ricaveranno niente. Ancora non si sa se e cosa abbiano prodotto gli sforzi di questo nutrito pensatoio di dirigenti. Di sicuro non hanno prodotto nessun posto di lavoro per i nostri tanti disoccupati, tranne il posto di dirigente per sé stessi che di attività ne avevano tutti già un’altra, spesso anche quella ben pagata.

Infine, sesto (e c’è da vergognarsi), anche certa sinistra ne esce proprio male. Non solo una insana commistione della Giunta Speranza e dell’Arci con il Mondo del Galati calabrese, ma addirittura il giochetto a nascondino con la mancata pubblicazione sul sito del Comune dei redditi degli assessori Cicione e Crimi. Un fatto che il Segretario Comunale ha stranamente omesso di sanzionare, per cui ora (chi vi è preposto è pregato di vigilare) per queste omissioni deve essere egli stesso sanzionato.

Nicolino Panedigrano