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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Lo sbadiglio è contagioso Uno studio inglese ne ha scoperto le cause

Lo sbadiglio è contagioso Uno studio inglese ne ha scoperto le cause
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Quando si dice che lo “sbadiglio è contagioso” non sbagliamo. E lo dice anche
la scienza. Sono stati ricercatori dell’università di Nottingham, guidati da Stephen
Jackson a scoprire le “radici” del fenomeno: affondano nei riflessi primitivi generati
dall’area del cervello che controlla i movimenti, la corteccia motoria. Un impulso
a cui è praticamente impossibile resistere, e che aumenta più si cerca di reprimerlo.
Lo studio pubblicato sulla rivista Current Biology ha, infatti, dimostrato anche
il perché più si cerca di resistere, più aumenta il bisogno di sbadigliare se
si vede qualcuno vicino farlo, anche se la forza dell’impulso cambia da persona a
persona. Lo sbadiglio contagioso è una comune forma di ecofenomeno, cioè l’imitazione
automatica e involontaria di parole o azioni di altre persone. Un comportamento che
non è solo umano, ma anche di altri animali, come cani e scimpanzé. Gli ecofenomeni
sono presenti anche in diverse malattie, collegate alla risposta e sensibilità della
corteccia del cervello, come epilessia, demenza, autismo e sindrome di Tourette.
“Il nostro studio è utile per capire meglio l’associazione tra l’eccitabilità e
sensibilità motoria e il presentarsi degli ecofenomeni anche in molte malattie”,
spiega Jackson. Attraverso la stimolazione magnetica transcranica su 36 volontari,
i ricercatori hanno potuto aumentare anche l’impulso a sbadigliare, e visto che “il
desiderio di sbadigliare aumenta si cerca di reprimerlo. Con la stimolazione elettrica
abbiamo aumentato l’eccitabilità e la propensione allo sbadiglio contagioso”, aggiunge
Georgina Jackson. Insomma, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti”, quello che era un fenomeno che ritenevamo quasi banale, si rivela
più complesso di quanto pensavamo.