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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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«La riunione è sospesa a causa delle mie dimissioni, dimissioni che sto formalizzando in queste ore»

«La riunione è sospesa a causa delle mie dimissioni, dimissioni che sto formalizzando in queste ore»

Sanità calabrese nel caos, il sub commissario il generale della finanza Luciano Pezzi sta per lasciare l’incarico  

«La riunione è sospesa a causa delle mie dimissioni, dimissioni che sto formalizzando in queste ore»

Sanità calabrese nel caos, il sub commissario il generale della finanza Luciano Pezzi sta per lasciare l’incarico

 

 

CATANZARO – «La riunione è sospesa a causa delle mie dimissioni, dimissioni che sto formalizzando in queste ore». Il mittente della mail piombata improvvisamente sul tavolo dell’Aiop aveva una firma pesante: la firma del subcommissario alla Sanità Luciano Pezzi. Per chi non lo sapesse, Pezzi è il Generale della Finanza che per mesi ha gestito l’Odissea del piano di rientro della sanità calabrese.

Per questo l’annuncio delle sue dimissioni ha gettato nel panico funzionari e politici regionali che, dall’oggi al domani, rischiano di trovarsi senza una guida nel difficile passaggio del risanamento della disastrata sanità calabrese. 
A dirla tutta non è la prima volta che il generale Pezzi minaccia di tornare nella natia Roma o nella dolce Verona, sua città d’adozione. Fino a oggi qualche buon samaritano lo ha convinto a tornare sui proprio passi, a rimanere qui in Calabria per concludere il proprio difficilissimo compito. Ma oggi la situazione sembra diversa e difficilmente ricomponibile. Pezzi, ormai, mal sopporta le intrusioni sempre più pesanti e pressanti della politica: di tutti quegli uomini del presidente che quotidianamente cercano spazi al sole. Ma le dimissioni di Pezzi, paradossalmente, potrebbero danneggiare anche quest’ultimi. La sua uscita di scena potrebbe togliere loro ogni possibilità di “manovra”. Senza un subcommissario come Pezzi il “cerino” della sanità rimarebbe nelle loro mani, mani che difficilmente riuscirebbero a risuscitare la moribonda sanità calabrese.