Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

L’ex deputato Pittelli e il colonello Naselli nei guai per aiutare Rocco Delfino di Gioia Tauro L'operazione "Rinascita-Scott" della procura antimafia di Catanzaro uno spartiacque nei rapporti 'ndrangheta-massoneria e politica

L’ex deputato Pittelli e il colonello Naselli nei guai per aiutare Rocco Delfino di Gioia Tauro L'operazione "Rinascita-Scott" della procura antimafia di Catanzaro uno spartiacque nei rapporti 'ndrangheta-massoneria e politica
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Ecco le carte della procura che inchiodano l’ex deputato Pittelli e il colonello dei carabinieri Naselli:

DELFINO Rocco alias “u Rizzu”, DELFINO Salvatore, CALA13RETTA Giuseppe e TRIPOLINO
Ilenia

perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno
criminoso, perpetrate anche in tempi diversi, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia
di misure di prevenzione patrimoniale e consentire a DELFINO Rocco di sottrarsi a provvedimenti
ablativi di natura reale, ponevano in essere le condotte di attribuzione fittizia delle quote della
società ECOTRASPORTI S.R.L., successivamente successivamente denominata M.C. METALLI S.R.L., di seguito
specificate:
DELFINO Rocco, soggetto affiliato alla ‘ndrangheta ed in particolare alle sue articolazioni
territoriali note come cosche “PIROMALLI” e “MOLE’ di Gioia Tauro, storiche alleate della
famiglia MANCUSO e del suo referente apicale MANUSO Luigi, nonché soggetto già in precedenza sottoposto a misure di prevenzione (con provvedimento n. 1/01 Seq. e n. 54/2000
R.G.M.P. del 17 gennaio 2001 emesso dal Tribunale di Reggio Calabria che, in data 27 settembre
2002, con provvedimento n. 150/01 e n. 252/99 R.G.M.P., ha disposto la confisca di prevenzione)
costituiva in data 04.05.2011, la società ECOTRASPORTI S.R.L. – con sede in Palmi (RC) alla via
Gramsci, nr. 49, avente come oggetto sociale l’autotrasporto di cose conto terzi e(dal 18.07.2011)
anche il recupero e trattamento dei rifiuti non pericolosi – attribuendo in modo fittizio la titolarità
del 33% delle quote della predetta società al figlio DELFINO Salvatore (all’epoca dei fatti appena
ventunenne) che ne accettava la titolarità formale;
successivamente in data 10 febbraio 2016, DELFINO Rocco attribuiva in modo fittizio anche
la titolarita delle restanti quote societarie della ECOTRASPORTI S.R.L. cedendo il 60% delle quote
(per un valore di 6.000 euro) al figlio DELFINO Salvatore ed il 7% delle quote (per un valore di 700
euro) a TRIPOLINO Elena ( fidanzata del figlio) che ne accettavano la titolarità formale;
ed ancora, in data 11.04.2017, DELFINO Salvatore, a su volta, cedeva il 93% delle quote
(valore 9.300 euro) a CALABRETTA Giuseppe che ne accettava la titolarità fittizia, divenendone
formalmente l’amministratore unico;
D infine, CALABRE1 l A Giuseppe e TRIPOLINO Ilenia, di concerto con il reale dominus
DELFINO Rocco, sempre al fine di eludere le misure di prevenzione:
trasferivano la sede legale della ECOTRASPORTI S.R.L. prima a Reggio Calabria (in data
31.01.2017) e successivamente a Pineto, in provincia di Teramo ( sin dal 20.04.2017, con iscrizione
del 26.04.2017);
mutavano la denominazione della ECOTRASPORTI S.R.L. in ME. METALLI S.R.L. in data
27.06.2017 (con iscrizione il 01.08.2017), cessando la società di operare con la vecchia
denominazione 11 09.01.2018.
In Palmi, Gioia Tauro, Reggio Calabria, Pineto (TE) ed in Satriano (CZ) dal 5 maggio 2011 al 9
gennaio 2018
* * *
DELFINO Rocco alias “u Rizzu”, PITTELLI Giancarlo, CALABRETTA Giulio NASELLI
Giorgio
A-bis.4) delitto p. e p. dagli artt. 61 nr. 2, 81 cpv., 110 e 326, comma 3 c.p. e art. 416 bis.1 c.p. (già
art. 7 L. 203/1991), perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno
criminoso – ed in particolare:
• PITTELLI Giancarlo e CALABRETTA Giulio quali detenninatori ed istigatori della
condotta (nell’interesse del “comune cliente”, l’imprenditore DELFINO Rocco effettivo dominus
della M.C. METALLI S.r.l. nonché di CALABRETTA Giuseppe, amministratore fittizio della
predetta società e fratello del CALABRETTA Giulio);
D DELFINO Rocco,quale effettivo dominus della MC METALLI S.R.L. e beneficiario della
condotta;
NASELLI Giorgio in violazione dei doveri inerenti alle sue funzioni e comunque abusando
della sua qualità di pubblico ufficiale, quale Tenente Colonnello dell’Arma dei Carabinieri con
l’incarico di Comandante Provinciale di Teramo;
acquisivano notizie d’ufficio che dovevano rimanere segrete e ne rivelavano o ne agevolavano la
conoscenza.
In particolare, il NASELLI, su richiesta del PIT l ELLI – a sua volta investito della questione
dall’Avv. CALABRETTA Giulio, fratello dell’amministratore fittizio CALABRETTA Giuseppe, e
da DELFINO Rocco – si interessava della vicenda esaminando una “pratica” relativa alla M.C.
METALLI S.R.L., pendente presso la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Teramo e la
cui documentazione risultava altresì detenuta presso il suo Ufficio, rivelando quali erano le
criticità, oggetto delle verifiche in corso coperte dal segreto istruttorio ed in particolare rivelando
al PITTELLI, in un primo tempo ( cfr. conversazione telefonica del 22 settembre 2018):
1) che il trasferimento della sede sociale dalla provincia di Reggio Calabria alla provincia di
Teramo veniva ritenuto un elemento critico a seguito delle dichiarazioni rese da un “personaggio”
– ndr. CALABRETTA Giuseppe – che aveva ammesso apertamente di non sapere nulla di tale
trasferimentor…E QUELLO HA DETTO “MA IO NON NE SO MENTE DI QUESTA COSA… SI,
SONO NELLA SOCIETÀ IO PERO NON NE SO NIENTE, HA FATTO TUTTO MIO FRATELLO”
QUINDI LASCIA …LASCIA INTENDERE, CASPITA CHE LUI FOSSE UNA TESTA DI
CARTONE, HAI CAPITO? NON ERA STATO…AH…GIUSTAMENTE..”);
2) che nella compagine sociale era rimasta traccia della effettiva gestione sociale (riferibile di
fatto a DELFINO Rocco) a causa della presenza della fidanzata del figlio del predetto imprenditore
– ndr. TRIPOLINO Ilenia – (“….e poi c’è Tali:1.o problema che anche quello che riguarda la
compagna…cioè uno è uscito dalla società però è rimasta la fidanzata, la convivente di quello nella
società pure… …. hai capito? quindi la continuità nella gestione è palese…”);
ed ancora rivelando, in un secondo tempo, la data di trattazione della “pratica” (cfr. conversazione
del 2 ottobre 2018): “OGGI STIAMO LAVORANDO PER QUELLA PRATICA TUA LA…EH…..
stiamo vedendo…si, perché mo ti dico una cosa … A UNO IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA
LO HA RIABILITATO QUELLO A DELFINO, EH…. eh..e quindi ora tutto là dice, sulla base di
quali criteri dice, se quello è riabilitato non c’è motivo di fare tutte queste cose…”. al PITTELLI ed al CALABRETTA Giulio un indebito profitto patrimoniale derivante dal
consolidamento del rapporto fiduciario con il proprio cliente imprenditore; profitto patrimoniale
indebito perché non strettamente correlato alla prestazione professionale, bensì alla possibilità di
quest’ultimo di attivare i canali connessi alle sue conoscenze istituzionali per ottenere in tempo
reale notizie riservate, ritenute utili per definire “la pratica” pendente presso la Prefetura – Ufficio
Territoriale del Governo di Terano in senso favorevole al DELFINO o per “farla decantare”
ritardando cioè, l’adozione di provvedimenti negativi;
al DELFINO Rocco un indebito profitto patrimoniale derivante dalla possibilità di sottrarsi
a nuove misure di prevenzione e di evitare provvedimenti ablatori nei confronti della società MC
METALLI S.RL. a lui di fatto riconducibile.