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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Le nuove Brigate rosse si interessano della Tav. Messaggio su internet partito dal carcere di Catanzaro

Su un sito era apparso un appello delle Br ai No Tav per invitarli a fare “un passo in avanti”. Le indagini hanno permesso di appurare che gli autori sono detenuti nel carcere calabrese, da dove sarebbe partito il messaggio grazie, con molta probabilità, all’aiuto di un familiare

Le nuove Brigate rosse si interessano della Tav. Messaggio su internet partito dal carcere di Catanzaro

Su un sito era apparso un appello delle Br ai No Tav per invitarli a fare “un passo in avanti”. Le indagini hanno permesso di appurare che gli autori sono detenuti nel carcere calabrese, da dove sarebbe partito il messaggio grazie, con molta probabilità, all’aiuto di un familiare

 

CATANZARO – Il “messaggio” con il quale le nuove Brigate rosse hanno fatto riferimento ai fatti della Valle di Susa, lanciando un appello ai No Tav, è partito dal carcere di Catanzaro. Gli autori del messaggio, Alfredo Davanzo e Vincenzo Sisi, che sono in carcere dal 2007 con l’accusa di essere esponenti del Partito comunista politico-militare, non possono utilizzare internet, ma non sono sottoposti a restrizioni, secondo quanto hanno riferito alcune fonti, per quanto riguarda la corrispondenza.
L’ipotesi che viene fatta, dunque, è che Davanzo e Sisi abbiano scritto ad un loro familiare o ad un conoscente, utilizzandolo come intermediario ed incaricandolo di inserire un post con il loro messaggio ai No Tav sul sito “Secours Rouge International”. Si tratta adesso di accertare se i due esponenti delle nuove Br, con l’invito che hanno rivolto ai No Tav, nel loro messaggio, a fare compiere “un passo avanti” alla loro azione oppure “arretrare”, messaggio comunque che gli stessi No Tav hanno respinto, definendolo “una provocazione”, abbiano commesso un reato e siano per questo perseguibili penalmente.