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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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L’avv. Nicodemo Gentile a Reggio Calabria Per presentare il suo libro "Laggiù tra il ferro"

L’avv. Nicodemo Gentile a Reggio Calabria Per presentare il suo libro "Laggiù tra il ferro"
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«Ogni istituto penitenziario è un microcosmo con i suoi riti, le sue
gerarchie. Non puoi conoscerlo, e non puoi conoscere chi lo abita, se
non entrandoci, passandoci del tempo. Con l’umiltà di ascoltare e
l’intelligenza di sospendere i giudizi. Questo è riuscito a fare
Nicodemo Gentile, e questo racconta nelle pagine del suo libro. Un libro
speciale, perché è un libro vero».
Massimo Picozzi

Storie sconosciute della vita dietro alle sbarre, spaccati di
quotidianità spesso drammatici, questo il contenuto del libro.
Con le competenze tecniche che gli derivano dalla sua professione,
l’autore ci offre un quadro estremamente accurato della situazione in
cui versa la maggior parte dei detenuti nel nostro Paese per cercare di
capire chi non ha più prospettive di vita libera, chi non riesce
assolutamente ad adattarsi alle privazioni quotidiane, chi ha perso ogni
speranza o chi non vuole e non sa rassegnarsi a ciò che crede una
profonda ingiustizia. Sono vicende che spaziano dall’accettazione
razionale della propria esistenza a un avvicinamento fideistico alla
religione o, purtroppo, al tentativo di suicidio.
Dietro tutto questo dolore, però, si avverte la necessità
dell’ineluttabilità del carcere e della pena e vi è la convinzione che
solo la rieducazione sociale del condannato (che non vuol dire pena più
lieve o più corta) debba guidare la logica di chi gestisce le carceri di
un Paese civile.
La voce dell’autore si alterna a quella dei detenuti, come Salvatore
Parolisi, Manuel Winston Reyes, Angela Biurikova, Carmelo Musumeci, che
descrivono non la loro storia giudiziaria, ma la vita e il tempo in carcere.

*Nicodemo Gentile* è nato a Cirò (KR). È avvocato cassazionista e si
occupa prevalentemente di diritto penale. Da anni è impegnato in vicende
di rilevanza nazionale, tra le quali il processo per l’omicidio di
Meredith Kercher e quello per Melania Rea e il delitto della contessa
dell’Olgiata, dove è stato il legale degli imputati. In qualità di
difensore di parte civile ha celebrato i processi per gli omicidi di
Sarah Scazzi, dei fidanzati di Pordenone (Trifone e Teresa), di Roberta
Ragusa, di Guerrina Piscaglia, alcuni dei quali ancora in corso. È
inoltre il legale di riferimento di varie comunità e di associazioni
impegnate nel sociale. La sede principale del suo studio è a Perugia, ma
da tempo si avvale di articolazioni in tutto il territorio nazionale.