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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Lavoratori delle agenzie formative calabresi, continua la mobilitazione: richiesto incontro ai vertici

E’ innegabile il valore sociale che tali elementi rappresentano e quanto essi siano fondamentali per lo sviluppo di una Regione e per permettere a tanti giovani calabresi di trovare la loro strada in percorsi alternativi a quelli scolastici evitando, soprattutto nei territori più difficili, di essere facile manovalanza per la criminalità organizzata”

Lavoratori delle agenzie formative calabresi, continua la mobilitazione: richiesto incontro ai vertici

E’ innegabile il valore sociale che tali elementi rappresentano e quanto essi siano fondamentali per lo sviluppo di una Regione e per permettere a tanti giovani calabresi di trovare la loro strada in percorsi alternativi a quelli scolastici evitando, soprattutto nei territori più difficili, di essere facile manovalanza per la criminalità organizzata”

 

 

Continua la mobilitazione
dei dipendenti delle agenzie formative calabresi che si sono
nuovamente riuniti per dettagliare le linee programmatiche già
stabilite nel documento di sintesi sottoscritto nel primo incontro,
avvenuto lo scorso 27 marzo.

“E’ stato ribadito –
spiegano in una nota i lavoratori delle agenzia formative –
l’impegno unanime di agire con forza al fine di rivendicare il
ruolo sociale, oltre che economico, dell’istruzione e della
formazione. La mancata fase di attuazione degli Avvisi pubblici,
infatti, non ha ripercussioni solo sotto il profilo economico ma,
come già sottolineato, nega l’esercizio del diritto all’istruzione
a migliaia di giovani e impedisce, inoltre, il miglioramento delle
competenze, la creazione di nuove figure professionali,
l’aggiornamento professionale, la realizzazione di percorsi di
istruzione e formazione. E’ innegabile – sottolineano – il
valore sociale che tali elementi rappresentano e quanto essi siano
fondamentali per lo sviluppo di una Regione e per permettere a tanti
giovani calabresi di trovare la loro strada in percorsi alternativi
(ma non con meno dignità) a quelli scolastici evitando, soprattutto
nei territori più difficili, di essere facile manovalanza per la
criminalità organizzata”.

Durante l’incontro è
stato deciso che la prima azione formale del movimento dei
dipendenti, sarà un Tavolo di discussione con i referenti regionali
e a tal fine è stato richiesto un incontro con l’assessore del
dipartimento Lavoro, politiche della famiglia, formazione
professionale, cooperazione e volontariato, Nazzareno Salerno,
l’assessore del dipartimento Programmazione Nazionale e
Comunitaria, Giacomo Mancini, l’assessore del dipartimento Cultura,
Istruzione e Ricerca, Mario Caligiuri e il presidente della III
Commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative,
Salvatore Pacenza.

“L’auspicio dei
dipendenti della formazione – prosegue la nota – è quello di
essere ricevuti al più presto da coloro che, al momento,
rappresentano interlocutori privilegiati e in grado di dare delle
risposte certe ed esaustive su come si delineerà la situazione nel
breve e nel lungo periodo. Si intende ribadire, infatti –
concludono –, che non si tratta di avere delle soluzioni che
risolvono l’emergenza, ma c’è bisogno di un cambiamento radicale
e strutturale di tutto il settore della formazione professionale che
avrebbe dovuto registrare una tenuta, considerato che è finanziata
da cospicui fondi europei, ma che invece, inspiegabilmente, sembra
arrivata al capolinea”.