L’Aura Abela “Sei come me”
redazione | Il 01, Nov 2010
Una voce affascinante nel panorama della musica italiana
MARINA CALIVI
L’Aura Abela “Sei come me”
Una voce affascinante nel panorama della musica italiana
MARINA CALIVI
L’avevamo conosciuta qualche anno fa stravagante, onirica, poco più che ventenne, dall’aria perennemente disincantata quando,
sbaragliando la critica, aveva conquistato, con il suo album di debutto “Okumuki”, un disco d’oro che lasciava ben presagire
sulle qualità vocali, strumentistiche e compositive dell’artista bresciana. Da allora L’Aura può vantare un percorso artistico
eccezionalmente rapido ma di qualità, che nel suo ultimo album “Sei come me”, uno speciale EP di sole sei tracce, ha
rivelato completamente mettendosi a nudo, raccontando attraverso la sua voce sempre graffiante e fiabesca, il complesso e
conturbante mondo della femminilità, che trova il suo epicentro nell’amore, in tutte le sue forme.
Vi è una L’Aura che si specchia tra i cocci di un amore finito in “Come spieghi”, il prezioso biglietto da visita di questo
primo EP, con la voce di una donna carica di passione e sentimento, padrona di una melodia squisitamente pop, semplice, senza
però cadere in quel baratro sottile quale è la banalità. Sorpresa che risulta gradita fin dal primo ascolto è la reinterpretazione,
completamente italiana, di una delle ballate più famose degli anni 80, “Total Eclipse Of The Heart”, della roca Bonnie Tyler,
in cui disarmanti note di pianoforte accompagnano una voce fioca, sussurata, che esplode potente ed intensa nell’inciso
del brano, che non lascia scampo. “Ora ti voglio più che mai/Ora ti voglio qui per sempre../”, senza abbandonare una sorta
di rassegnazione che nella parte finale decifra ed interpeta al meglio queste struggenti “Eclissi del cuore”. L’animo fragile,
ma al contempo forte e determinato di questo nuovo spirito compositivo emerge, soave e delicato, in “Sei come me” e “Mi fai
impazzire”, entrambe guidate da un accompagnamento pianistico che farebbe sciogliere anche il più duro e scettico dei cuori,
toccando nel profondo una sensibilità che L’Aura ha fatto si diventasse la chiave di questa svolta artistica e professionale.
Cambio di rotta, cambio di emozioni con la rabbia di “Penserai”, in cui L’Aura urla furiosa la fine di un incandescente
tira e molla, con una frase “Chi non ama è il solo a prendere”, che descrive sprazzi di un desolante amore non corrisposto.
Ed è proprio su questa tematica che si conclude questo appassionante viaggio tra le ragioni del cuore nella forse più
riuscita “Invisibile”, scritta come colonna sonora del film “Una canzone per te”, dal testo diretto, intimo, e addirittura
lacerante per coloro che sono costretti ad essere “invisibili” nella mente e tra i pensieri di chi amano.
Una L’Aura meno schematica, meno protetta, ma molto più donna nel suo arduo compito di svelare le sfumature della propria
vita, fonte d’ispirazione prediletta per un’artista così versatile e creativa. Un capitolo sincero ed apprezzabilissimo, che
si aggiunge in maniera significativa tra i piccoli gioielli di una tra le più affascinanti voci del panorama italiano.