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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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L’appello di Laratta: “Tutto il Pd sostenga e partecipi allo sciopero della fame dei giovani di Rossano”

“Perché il silenzio dei media nazionali?”

L’appello di Laratta: “Tutto il Pd sostenga e partecipi allo sciopero della fame dei giovani di Rossano”

“Perché il silenzio dei media nazionali?”

 

 

L’on Franco Laratta, già deputato del Pd, chiede agli eletti del Pd in
tutte le istituzioni di sostenere la battaglia dei giovani di Rossano
che da giorno sono in sciopero della fame in difesa del Tribunale
della città.

“La battaglia dei giovani di Rossano, con l’attuazione dello sciopero
della fame, vuole essere un estremo gesto di protesta che non può
rimanere isolato e circoscritto.

La chiusura di un presidio di giustizia, in un territorio nel quale si
persegue il tentativo di smantellamento di assetti politico/mafiosi,
con commissariamento dei Comuni limitrofi, e nel quale la DDA e la
Procura hanno, negli anni, avviato molteplici operazioni per arginare
il fenomeno della criminalità di stampo mafioso, viene vissuto
dall’opinione pubblica regionale e nazionale in modo passivo. Così
come passivo e superficiale è stato l’atteggiamento dei governi
nazionali che non hanno voluto, a suo tempo, dare ascolto alla nostra
voce di dura protesta nelle aule parlamentari e nelle commissioni
competenti, in merito alla soppressione del tribunale d Rossano.

La sibaritide, ancora più povera e debole, rischia di finire
definitivamente nelle mano della criminalità, che si rafforzerà
sempre di più e diventerà imbattibile.

E’ proprio nella tranquillità della propria “terra” che la criminalità
andrebbe colpita. Invece si abbandona, con buona pace delle
Istituzioni, un territorio. E si lascia un’intera area privata da
servizi essenziali e fondamentali come l’amministrazione della
giustizia.

La condivisione e la partecipazione, in questo delicato momento, a
sostegno della estrema protesta di coloro che, ormai da giorni, sono
in sciopero della fame, per difendere la permanenza di un
indispensabile presidio di giustizia, è necessaria per garantire la
sopravvivenza del diritto alla legalità, e per evitare l’ulteriore
impoverimento di un intero territorio.

Tutti si sentano coinvolti in questa battaglia di civiltà. Senza
speculazioni o demagogia. Non c’è bisogno di urlare e di attribuirsi
meriti. La battaglia deve essere comune e si deve svolgere
nell’interesse generale”