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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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L’ANPI di Taurianova rendera’ omaggio ai caduti per la liberazione il prossimo 25 Aprile Nel corso di una breve cerimonia alle ore 1100 nella Villa Fava alla quale presenziera' anche uno dei funzionari prefettizi che reggono la gestione commissariale dell'Ente

L’ANPI di Taurianova rendera’ omaggio ai caduti per la liberazione il prossimo 25 Aprile Nel corso di una breve cerimonia alle ore 1100 nella Villa Fava alla quale presenziera' anche uno dei funzionari prefettizi che reggono la gestione commissariale dell'Ente
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L’ANPI di Taurianova rendera’ omaggio ai caduti per la liberazione il prossimo 25 Aprile nel corso di una breve cerimonia alle ore 1100 nella Villa Fava alla quale presenziera’ anche uno dei funzionari prefettizi che reggono la gestione commissariale dell’Ente.
Il tutto nel rispetto delle cautele imposte dall’emergenza Covid 19. Il presidente della sezione Taurianovese , Giuliano Boeti, nel ribadire l’ importanza della celebrazione in questo particolare delicatissimo momento emergenziale, ha sottolineato che sara’ anche l’occasione per ricordare il 77° anniversario della fucilazione di Salvatore “Bibi” Carrozza alla cui memoria la sezione e’ intitolata. Il 17 aprile del 1943, ricorda Boeti, citando” Afro Fornia nel 40° anno del sacrificio” – un libro del 1983 di R.L. Cattellani- alle ore 9,30 circa, vennero condotti in tribunale i primi trédici accusati. A causa, di un accertato scambio di persona il proceszo inizio solo verso le ore undici.
Tre quarti d’ora dopo, venne emessa la sentenza. 8 dei 13 patrioti, combattenti partigiani,
erano stati condannati a morte mediante fucilazione alla schiena. Giuseppe Brianti, Salvatore Carrozza, Guglielmo Catuzzi, Rino Costa, Anteo Donati, Afro Fornia, Fortunato Guarnieri e Peter Jovanovic.
Alla lettura della sentenza tutti i condannati
intonarono Avanti , popolo alla riscossa!.
L’esecuzione avvenne il giorno dopo,18 aprile,alle ore 5 . Alle 4 del mattino i Quattro detenuti della cella 3 vennero avviati nel cortile accompagnati dal cappellano del carcere. Pioveva dal giorno prima. Un plotone di militi aspettava i condannati presso un autocarro centinato. Già i quattro si apprestavano a salire sull’autocarro quando, arrivò una staffetta motociclista che consegno’ al comandante del plotone un messaggio urgente: la sospensione della condanna per il solo Guglielmo Catuzzi.
Gli altri tre furono fatti salire sull’autocarro insieme al plotone di esecuzione ed ebbe inizio il viaggio verso il patibolo.
Nel registro dei carcerati intanto l’addetto aveva allora scritto: Salvatore Carrozza (scarcerato), Anteo Donati (liberato), Afro Fornia (liberato).
Il viaggio al Golgota dei tre ebbe termine a Monticelli Terme.
Erano le cinque del mattino quando i vennero allineati addosso al muro ovest del camposanto, davanti a loro il plotone di esecuzione in attesa dell’ordine omicidiario.
Nonostante l’ora e gli accorgimenti vi fu chi di nascosto vide e sentì tutto.
Esaurite in fretta le operazioni estreme segui’ l’ordine al plotone di puntare e quello di far fuoco al quale si accompagnò il grido dei patrioti: L’Italia vivrà!.
Salvatore Carrozza umilissimo figlio del sud fu, uno dei tanti “richiamati”, pronti ad ogni sacrificio, bloccato qm al nord dopo l’8 settembre per non rivedere mai più la sua Taurianova, dimostrando sempre a quelli che con lui dividevano rischi e sofferenze patriottismo ed fermo antifascismo”.
Il 25 Aprile sara’ l’occasione per ricordarlo insieme a tutti quelli che sacrificano la vita per restituire agli italiani la liberta’ e la democrazia.