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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Lamezia, salvata la vita ad un bambino di tre anni Grazie al pronto intervento dei sanitari dell’Ospedale

Lamezia, salvata la vita ad un bambino di tre anni Grazie al pronto intervento dei sanitari dell’Ospedale
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Catanzaro – E’ stato il tempestivo intervento dei sanitari
dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme a salvare la vita a un bambino
di tre anni, giunto nel pomeriggio di Pasquetta al Pronto Soccorso del nosocomio
lametino per uno stato di disidratazione e per una sospetta infezione delle vie respiratorie.
Ne da notizia il dott. Antonio Gallucci direttore sanitario POU che ha espresso soddisfazione
nei confronti di tutti gli operatori coinvolti per l’eccellente professionalità dimostrata.
Arrivato in Pronto Soccorso il bimbo ha trovato la dottoressa Maria Crisalli che
ha disposto la radiografia del torace. Dall’esito dell’esame radiologico è stato
riscontrato un versamento pleurico a sinistra ed una polmonite a destra.
Il PS di Lamezia, una volta accertato il grave quadro clinico del bambino, supportato
anche dall’esame radiologico, ha richiesto subito la consulenza specialistica della
Pediatria. Ad intervenire è stata la dottoressa Elisabetta Mercuri, la quale, dopo
aver visitato il bambino, oltre a confermare quanto già riscontrato ha individuato
anche un problema cardiaco che l’ha indotta a chiedere immediatamente la consulenza
della Cardiologia. Ad affiancare i sanitari è stata questa volta la dottoressa Loredana
A. Torchia che, una volta riscontrato un problema cardiaco serio, ha disposto un’ecocardiografia
che è stata subito effettuata dal dottore Pasquale Pelaggi. Nel frattempo è stata
allertata la struttura di Anestesia e Rianimazione perché il quadro clinico del bambino
era molto grave, la pressione sistolica di 50 alla prima misurazione, 160 la frequenza
cardiaca e 50/60 atti respiratori al minuto.
La situazione emodinamica era molto critica con parametri vitali alterati. Intanto,
dall’esame ecocardiografico effettuato dal Dott. Pelaggi era risultata la presenza
di un tamponamento cardiaco con versamento pericardico di entità tale da poter compromettere
la funzionalità del cuore, vale a dire che la sua compressione era tale da impedirgli
di battere regolarmente fino a provocarne l’arresto. Secondo la stima fatta dal dottore
Pelaggi attraverso l’esame ecocardiografico, circa un litro di versamento comprimeva
il cuore. Dunque, la vita del bambino era in grave pericolo e i tempi di intervento
strettissimi. Per questo dal PS si è cercato di contattare una delle Cardiochirurgie
più vicine per procedere al drenaggio il più rapidamente possibile e scongiurare
la morte del bambino per arresto cardiaco, che sarebbe avvenuto da lì a poco.
Dopo aver contattato le due Aziende di riferimento, la situazione appariva disperata:
nessuna delle due strutture aveva voluto prendere in carico il bambino asserendo
entrambe di non essere idonee al trattamento cardiaco dei pazienti pediatrici. Né
le due strutture si erano rese disponibili all’operazione di drenaggio per poi trasferire
il piccolo paziente nella prima struttura utile di Cardiochirurgia pediatrica. Dai
due centri la risposta è stata “noi non siamo attrezzati per trattare i bambini”.
A questo punto l’anestesista Marcello Mura ha chiamato il dottore Pelaggi e insieme,
non avendo altra alternativa, hanno deciso di procedere al drenaggio nell’ospedale
di Lamezia Terme, anche perché, pur con l’ausilio dell’elisoccorso, non ci sarebbe
stato il tempo di trasferire altrove il piccolo paziente. I sanitari, coadiuvati
anche dall’anestesista Gabriele Bilotta, hanno così proceduto all’intervento in anestesia
attraverso guida ecografica fino ad arrivare con l’ago ad un centimetro dalla parete
del cuore, riuscendo a drenare circa 500ml di liquido. Fase operativa che ha consentito
al bambino di superare la fase di criticità, iniziare ad ossigenarsi e mettersi in
salvo. Stabilizzate le condizioni e ormai fuori pericolo di vita il piccolo paziente,
tramite il 118, è stato immediatamente accompagnato in aeroporto dal dottore Mura
e dal dottore Enzo Siniscalchi del 118, da dove con l’elisoccorso è stato trasferito
in Sicilia.
Ora si trova ricoverato nell’Ospedale di cardiochirurgia pediatrica San Vincenzo
di Taormina, in quanto in Calabria non esistono delle strutture di cardiochirurgia
dedicate ai pazienti pediatrici.
Il Direttore Generale ha manifestato l’apprezzamento per il Personale Medico e Infermieristico
dell’Ospedale di Lamezia Terme che, con un corale lavoro di gruppo, ha salvato una
vita umana in tenera età.