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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Lamezia, partite le riprese deI cortometraggio di Isabella "E se un giorno tutto cambiasse" parla del recupero dall'alcolismo

Lamezia, partite le riprese deI cortometraggio di Isabella "E se un giorno tutto cambiasse" parla del recupero dall'alcolismo
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È in avanzata fase di lavorazione il cortometraggio dal titolo:” E SE UN GIORNO TUTTO CAMBIASSE “, nato dall’intuizione del regista e sceneggiatore lametino Domenico Isabella, dell’attore di origine Calabrese Pino Torcasio e del tecnico operatore Tommaso Floro Candido, soci della costituenda associazione “MOVIELAND PRODUCTIONS”. Rifacendosi alla tradizione del “cinema sociale” hanno voluto, con questo lavoro, puntare l’occhio della macchina da presa su uno dei temi sociali più impegnativi come il recupero dall’alcolismo, per mandare, in primo luogo, un messaggio di speranza alle vittime, per stimolare la società, a partire dalle istituzioni, a farsene carico e per coinvolgere il mondo della cultura e della formazione nell’opera di superamento della marginalità, attraverso gli strumenti inclusivi dell’educazione e il fascino creativo dell’arte, Non un ruolo supplente rispetto ai compiti della famiglia, della scuola e delle diverse agenzie educative presenti sul territorio, ma un contributo specifico fatto di storie vere, di uomini e donne in carne e ossa, filtrate dall’occhio dell’arte e dalla creatività dei linguaggi. Per sviluppare questo progetto è impegnato, un vasto cast artistico e tecnico: il regista e sceneggiatore, Domenico Isabella; l’attore principale Pino Torcasio; le attrici Roberta Renda e Rossella Trinchese; lo scenografo Ennio Stranieri; il direttore della fotografia Vittorio Sala; le truccatrici Roberta Maglia ed Elisa Pizzonia; Tommaso Floro Candido e Angelo Tolone (tecnico del suono e macchinista/Elettricista). Un’iniziativa che, al di là della tematica di forte impatto sociale che la connota, si pone l’obiettivo di dare voce ad un mondo sommerso di artisti, e non solo, che, puntando sulla coesione e sull’ascolto, sulla disponibilità a comunicare (e non solo a trasmettere unilateralmente), possa abbattere il muro che separa la Calabria e il Sud dalla valorizzazione delle sue risorse e dal riscatto dei cittadini dal silenzio e dalla rassegnazione.