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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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“Lamezia Multiservizi, continua operazione fumo negli occhi” Dura nota di Fernando Miletta, coordinatore provinciale Catanzaro, ex presidente della Lamezia multiservizi

“Lamezia Multiservizi, continua operazione fumo negli occhi” Dura nota di Fernando Miletta, coordinatore provinciale Catanzaro, ex presidente della Lamezia multiservizi
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Dopo averlo fatto con i conti del Comune, descritto ormai al dissesto, ora tocca ai conti della Lamezia Multiservizi: l’operazione “fumo negli occhi” del centrodestra continua.
E’ chiaro a tutti quello che si sta facendo: più che lavorare ed impegnarsi affinché le già note criticità vengano rimosse, si addossano alle precedenti gestioni tutte le difficoltà di far quadrare i conti e contestualmente garantire i servizi da fornire ai cittadini.
Lo ha fatto, all’inizio, la giunta approvando invece poi il consuntivo precedente e spalmando come le legge prevede in 30 anni il deficit accumulato, che è bene ricordarlo, non è dovuto a spese pazze o utilizzo distorto dei soldi pubblici ma, come nella stragrande maggioranza dei comuni italiani (tanto è vero che è stata fatta un’apposita legge), all’estrema difficoltà di riscuotere imposte e tributi comunali.
Ora ci prova anche il presidente della Multiservizi, Giuseppe Costanzo che, secondo quanto riportano dagli organi di informazione, durante un’audizione in Commissione affari generali ha parlato di bilanci non veritieri e di circa 500 cause ancora da iscrivere a bilancio.
Devo confessare di avere atteso qualche giorno prima di intervenire, perché mi sarei aspettato da un tributarista come Costanzo una smentita o una onesta precisazione circa il resoconto giornalistico. Ma niente, silenzio.
Allora, per la correttezza che si deve ai cittadini da parte di chi amministra risorse pubbliche, ritengo opportuno invitare il presidente Costanzo, che sa bene quale significato e peso possano avere certe affermazioni, ad andare alla Procura della Repubblica e segnalare quelli che ha definito bilanci non veritieri e che, nell’accezione popolare più immediata, può significare bilanci falsi.
Se questa è la sua convinzione, ciò vuole dire che praticamente in questi anni alla Multiservizi ha operato un’associazione a delinquere, in quanto i bilanci, come Costanzo dovrebbe sapere, vengono prima predisposti dalle strutture interne deputate, poi analizzati ed approvati dal Collegio dei Revisori dei Conti, certificati fino al 2012 da una società di revisione di fama internazionale ed, infine, approvati dal Consiglio di Amministrazione che li ha sempre depositati al Comune a disposizione di chiunque volesse prenderne visione.
Una maggiore cautela nell’affermare certe cose sarebbe stata auspicabile, così come un preventivo confronto con il Direttore generale e i Revisori, che sono gli stessi degli anni passati e che sono persone di riconosciuta professionalità che possono confermare la regolarità di tutti i documenti contabili prodotti nel tempo.
Per quanto riguarda i conti del settore idrico forse a Costanzo è sfuggito che la Multiservizi ha già operato la svalutazione dei crediti per gli importi considerati “inesigibili” per oltre un milione e settecento mila euro e che, quindi, il suo “allarme” è infondato, così come deve essergli sfuggito che grazie all’atto di regolazione del debito con la SoRiCal firmato nel 2014, potrà ancora contare su alcune centinaia di migliaia di euro quali note di credito per ogni singolo bilancio del 2015, 2016 e 2017.
Analogo ragionamento si deve fare per le 500 cause assicurative pendenti, “piovute” nei pochi mesi di gestione della manutenzione stradale.
Avrebbe dovuto chiarire, ma è sempre in tempo, che la Multiservizi ha contestato la modalità di affidamento del servizio in questione, tanto è vero che dopo poco lo ha restituito al Comune proprio sulla base della sua insostenibilità.
Capisco che la posizione di Costanzo sia difficile ma, invece di dare per scontato che le cause in questione sono a carico del bilancio della Multiservizi, dovrebbe, come fatto dai suoi predecessori, richiamare il Comune alle sue responsabilità.
In aggiunta, non ha nemmeno riferito alla Commissione consiliare di un aspetto non proprio marginale di questa situazione e cioè che di queste cause molte decine sono state patrocinate da avvocati finiti in operazioni antimafia con chiari risvolti penali in materia di truffe alle compagnie assicurative.
Non ha detto nemmeno che il presidente, l’amministratore delegato e il sindaco pro-tempore nel 2013 hanno fatto avere nelle mani del Questore di Catanzaro l’elenco completo delle stesse richieste di risarcimento affinché si indagasse a fondo.
Un amministratore ha il dovere di attivare ogni azione utile e corretta per non danneggiare i conti della sua azienda, anche contestando giudiziariamente il suo socio di maggioranza. Perché non lo fa? Lo chiedo perché si ha l’impressione che, invece, si voglia sollevare il Comune dagli eventuali pagamenti e sia deciso a determinare un aggravio delle spese per la Multiservizi.
Anche il silenzio con cui ha accettato il taglio di quasi 400 mila euro per il trasporto scolastico e delle persone disabili rafforza la mia preoccupazione che in realtà tutto questo “fumo negli occhi” faccia parte di una strategia più complessiva di “disfarsi” dei servizi ritenuti meno convenienti dal punto di vista economico, magari da affidare a privati (e chissà con quali garanzie per i lavoratori e gli utenti) e spostare parte di questo personale in “esubero” ad altri settori considerati più remunerativi.
La qual cosa, evidentemente, andrebbe a snaturare e mortificare la storia societaria che, è bene non dimenticare, ha avuto inizio nel 1997 proprio dall’esigenza di garantire nella maniera più corretta e trasparente i servizi pubblici fino ad allora in “mano” ai privati con le conseguenze drammatiche che tutti ancora ricordiamo.

Fernando Miletta
Coordinatore Prov.Le Catanzaro
Già Presidente Lamezia Multiservizi Spa