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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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L’allarme delle ricevitorie e tabaccherie sulla costruzione del Ponte sullo Stretto, a rischio le attività La UIT – Unione Italiana Tabaccai, terza Associazione di Categoria riconocsciuta dall’ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sottoposto oggi al Ministro delle Infrastrutture, Sen. Matteo Salvini, la forte preoccupazione

L’allarme delle ricevitorie e tabaccherie sulla costruzione del Ponte sullo Stretto, a rischio le attività La UIT – Unione Italiana Tabaccai, terza Associazione di Categoria riconocsciuta dall’ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sottoposto oggi al Ministro delle Infrastrutture, Sen. Matteo Salvini, la forte preoccupazione

La UIT – Unione Italiana Tabaccai, terza Associazione di Categoria riconocsciuta
dall’ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sottoposto oggi al Ministro delle
Infrastrutture, Sen. Matteo Salvini, la forte preoccupazione su quanto potrà accadere ai
Rivenditori di Generi di Monopolio della Calabria e della Sicilia ricadenti nelle aree
interessate alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
In particolare è stato evidenziato che le Rivendite coinvolte sono quelle ubicate nelle
seguenti aree (VEDI ALLEGATO):
Messina: via Circuito, via Margi, frazioni Torre Faro e Ganzirri
Villa san Giovanni: via Cannitello, via Pezzo, quartiere Piale.
Due aree urbane rientranti nei lotti da espropriare per la realizzazione dell’opera.
“ Pur condividendo l’importanza strategica del ponte sullo Stretto di Messina che darà
continuità a strade e ferrovie unendo due regioni del Mezzogiorno e che, con la fruibilità 24
ore su 24 per 365 giorni all’anno, sia la migliore risposta alla domanda di un più efficiente e
moderno sistema di collegamento tra la Sicilia, la Calabria e il resto del Continente la sua
realizzazione non può non sollevare timori e perplessità” ha dichiarato il Presidente della
UIT Pasquale Genovese
“Così come, consapevole del legittimo abbattimento di tutte le proprietà private che ne
impedirebbero la realizzazione, siamo fortemente preoccupati per il futuro immediato delle
15 Tabaccherie interessate dagli espropri di cui 10 ricadenti nel Comune di Villa San
Giovanni e 5 nel Comune di Messina” ha continuato Genovese sottolineando che tali
quantità sono suscettibili di variazione secondo l’andamento e le necessità progettuali in
corso d’opera.
“Pertanto, considerando che con il Decreto Ministeriale del 21 febbraio 2013 n.
38, recante quanto previsto dal D.L. n.98/11, è regolamentata l’apertura ed il trasferimento delle tabaccherie e che lo stesso intende garantire all’utenza una rete di vendita adeguatamente dislocata sul territorio, si chiede un Suo autorevole, necessario intervento, di concerto con il Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze e dell’ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, affinché venga trovata la giusta ed equa soluzione per la chiusura delle Rivendite interessate e la loro eventuale dislocazione sul territorio in deroga a quanto stabilito dal citato Decreto Ministeriale tenendo conto anche del trasferimento degli attuali residenti delle zone interessate” è stato sottolineato nella relazione consegnata al Ministro Salvini.
“Come Associazione di Categoria in rappresentanza dei Rivenditori di Generi di Monopolio, riteniamo che bisogna garantire la continuità al servizio pubblico della Concessione di Stato, prevedendo prima che curare, ma, soprattutto, garantire continuità economica alle imprese ricadenti nell’area progettuale che potrebbero veder svaniti i risultati dei propri impegni giornalieri al servizio dello Stato ed andare in fumo gli investimenti fatti anche in presenza di compensi economici peraltro non ancora quantificati” continua il il presidente della UIT.
“La nostra categoria e sottoposta a regole ferree di concessione regolamentata dal Decreto Legge 98/11 con la previsione di una tabaccheria ogni 1.500 abitanti. In esso sono previste le norme per eventuali trasferimenti che, nel caso di Messina e Villa San Giovanni non consentirebbero eventuali dislocazioni delle Rivendite interessate dagli espropri. Chiediamo perciò deroghe dedicate al fenomeno di concerto con gli Enti e le Amministrazioni preposte”. Conclude il presidente Pasquale Genovese
L’Ufficio Stampa