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L’Agenzia beni confiscati resta a Reggio

L’Agenzia beni confiscati resta a Reggio

| Il 12, Apr 2012

Il ministro Cancellieri ha rassicurato il deputato calabrese del Pdl Jole Santelli. Soddisfatti i pidiellini reggini

di SILVIO MARAGUCCI

L’Agenzia beni confiscati resta a Reggio

Il ministro Cancellieri ha rassicurato il deputato calabrese del Pdl Jole Santelli. Soddisfatti i pidiellini reggini

 

di Silvio Maragucci

 

 

“Il fatto che il Governo non stia valutando alcuna possibilità di spostare da Reggio Calabria la sede centrale dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata da un lato ci tranquillizza, ma dall’altro ci obbliga a non abbassare la guardia di fronte ai tentativi di spostare in altre regioni l’importante struttura”. Lo afferma il presidente della Provincia Giuseppe Raffa commentando la risposta che il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha dato al deputato calabrese del Pdl Jole Santelli nel corso della ‘question time’ alla Camera. “L’Agenzia – sostiene il presidente Raffa – è un tangibile segno della presenza dello Stato in una regione alle prese con la pervasività della ‘ndrangheta, la più potente organizzazione criminale che opera a livello mondiale. L’idea di trasferire questo presidio altrove rappresenta senz’altro un motivo di debolezza nella lotta alle famiglie ‘ndranghetiste che, attraverso l’illecita accumulazione di patrimoni, sono diventate vere e proprie holding imprenditoriali e finanziarie. La deputazione nazionale, quella regionale, le forze politiche, l’associazionismo, soprattutto quello antimafia, devono restare vigili per impedire che eventuali decisioni possano in qualche modo ridurre l’efficacia degli anticorpi sociali che, assieme alla magistratura e alle forze dell’ordine, formano la vera diga contro qualsiasi attacco allo Stato democratico”.

“Ha prevalso il buon senso”, sono state invece le parole del capogruppo Pdl in Consiglio regionale, Luigi Fedele. “Da questa città – ha proseguito – continuerà con sempre maggiore efficacia, anche in virtù di un potenziamento del coordinamento con le Prefetture, l’azione dell’Agenzia che il Governo Berlusconi, di concerto con l’allora sindaco Giuseppe Scopelliti, ha fortemente voluto che fosse localizzata qui e non altrove”. Anche il primo cittadino di Reggio Demetrio Arena, ha espresso soddisfazione in merito. “La risposta fornita dal Ministro – ha affermato il sindaco – conferma che la scelta di istituire l’Agenzia a Reggio Calabria non fu elettorale o populista ma una decisione dal forte valore simbolico, presa in un momento in cui lo Stato sta producendo il massimo sforzo per contrastare la criminalità organizzata, oltre che logistico considerato l’elevato numero di confische che purtroppo avviene nel territorio della nostra Regione”. L’intera compagine pidiellina fa fronte comune nel valutare positivamente la dichiarazione del ministro Cancellieri. Ad onor del vero, tale unanimità di vedute, da parte del Pdl reggino in merito alla necessità di “tenerci stretta” l’Agenzia per i beni confiscati, mal si concilia con alcuni atteggiamenti che dimostrano l’intento diametralmente opposto del governo cittadino. Tant’è vero che l’Amministrazione comunale, non molto tempo fa, ha preteso il pagamento di somme connesse agli oneri di gestione e manutenzione, come confermato dal prefetto Caruso, direttore dell’Agenzia reggina, facendo scaturire obbligate reazioni da parte del Pd, che ha sostenuto che “il sindaco Arena e l’Amministrazione comunale, con i loro colpevoli atteggiamenti, hanno fornito più di un motivo perché venisse avanzata la richiesta di spostamento da parte dei vertici dell’Agenzia”. 

redazione@approdonews.it