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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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La vergogna corre sul filo della nomina dei portaborse calabresi In un Consiglio regionale non più operativo vengono sperperati soldi pubblici: Tra questi anche l'ex assessore comunale di Taurianova Luigi Mamone

La vergogna corre sul filo della nomina dei portaborse calabresi In un Consiglio regionale non più operativo vengono sperperati soldi pubblici: Tra questi anche l'ex assessore comunale di Taurianova Luigi Mamone

Altro scandalo, nonostante il consiglio regionale in carica per eventuali “affari correnti” dopo la dipartita del governatore eletto dal popolo Jole Santelli, in un consiglio regionale che doveva essere sciolto, ci ritroviamo nel paradosso totale (e nella vergogna più indecente), quello di nominare ancora dei portaborse.
Nel Bollettino regionale del 31 maggio ancora un’altra infornata di portaborse, e c’è sempre quel Marcello Anastasi che al fianco del candidato a governatore della Calabria Pippo Callipo, predicavano la morale contro lo spreco della politica, ma oggi razzolano portaborse.
Stavolta il consigliere regionale di “Io resto in Calabria”, nomina come responsabile amministrativo al 50% nel gruppo dove lo stesso è presidente, Luigi Mamone, avvocato di Taurianova, già beneficiario di un incarico di co.co.co nel dicembre del 2020 di euro 1.062. Il neo responsabile amministrativo percepirà complessivamente con decorrenza il 26 maggio scorso, un totale di 5.096,58.
Luigi Mamone è stato assessore comunale a Taurianova durante il mandato amministrativo di Fabio Scionti per ben quattro anni, all’epoca era stato eletto nella lista “A testa alta” facente capo all’ex vicepresidente del consiglio regionale Francesco D’Agostino e proposto dallo stesso al ruolo di assessore comunale.
L’altra nomina riguarda la dott.ssa Giusi De Luca come responsabile amministrativo al 50% con il consigliere regionale Giuseppe Graziano per un importo di euro 5.096,58.
Oltre al fatto che, nonostante tutto anche i co.co.co avanzano con nomine nel Consiglio Regionale, tra i vari gruppi politici dove tra prebende e favoritismi si sta costruendo la campagna elettorale del prossimo autunno.
Noi da semplici osservatori, ci chiediamo, ma è indecente e sopportabile una situazione (imbarazzante) del genere, quando a livello nazionale, in piena pandemia dove c’è la lotta alla sopravvivenza, in un momento buio il quale dal dopoguerra ad oggi non era mai accaduto, assistere a questi favoritismi che non fanno altro che allontanare la gente privandola della fiducia verso la politica. Ma il paradosso è, che questi “politici” inondano le redazioni con l’alta morale e l’impegno per il bene dei calabresi, quando poi il razzolar è solo un proselitismo becero e di bassa lega il quale se evitato darebbe una spinta propulsiva all’affermazione della morale in politica.
(GiLar)