Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

La TV Svizzera licenzia l’opinionista Eranio, ex calciatore italiano E' stato licenziato dalla Rsi per frasi ritenute razziste. Con un comunicato stampa diffuso quest'oggi, la RSI ha comunicato di aver deciso di interrompere, con effetto immediato, la collaborazione con Stefano Eranio

La TV Svizzera licenzia l’opinionista Eranio, ex calciatore italiano E' stato licenziato dalla Rsi per frasi ritenute razziste. Con un comunicato stampa diffuso quest'oggi, la RSI ha comunicato di aver deciso di interrompere, con effetto immediato, la collaborazione con Stefano Eranio
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Il “fattaccio” è avvenuto ieri sera. L’ex centrocampista del Milan è stato più
volte ospite in studio durante le dirette televisive delle partite di Champions League.
Ieri sera, durante la pausa del match Bayer Leverkusen-Roma, l’ospite, pronunciava
le frasi incriminate soffermandosi su un gol della squadra tedesca. Come comunicato
dalla televisione stessa, riferendosi all’errore di un difensore della Roma, Eranio
ha sostenuto che “i giocatori di colore, quando sono sulla linea difensiva, spesso
certi errori li fanno perché non sono concentrati. Sono potenti fisicamente (…)
però, quando c’è da pensare (…) spesso e volentieri fanno questi errori”.
Pare che tra l’altro questo non sia il primo passo falso del già nazionale italiano:
“Dopo avere attentamente valutato la portata di questo commento, del tutto incompatibile
con le regole e la deontologia del Servizio pubblico e preceduto da un’altra affermazione
dello stesso tenore fatta da Eranio durante l’incontro Manchester City-Juventus
del 15 settembre scorso, la Direzione della RSI ha deciso di interrompere immediatamente
la collaborazione con Eranio stesso.” I personaggi esposti all’opinione pubblica,
secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, devono
mantenere un comportamento esemplare specie quando si tratta di opinioni che fomentano
anche implicitamente sentimenti di disuguaglianza e quindi è corretto che siano
puniti quando tengono questi comportamenti.