La “Sciontizzazione” e i lavori (?) per la città Tutti in riga e ben ordinati, parla Lui (con Lei)
Prefazione “Mala tempora currunt…?”
Era da tempo che non si scriveva di “cose serie” taurianovesi, non credevo di farlo adesso in quanto argomenti (regionali) interessanti meritano più attenzioni. Lo faccio per una “questione di solidarietà”, a seguito della conferenza stampa del sindaco, da quell’ex Gastone Paperone che tutti pensavamo fosse ieri, al “principe” machiavellico, oggi, e coniatore di un termine nuovo della politica (o antipolitica), ossia, la “Sciontizzazione”. È una nuova corrente che attenzione, nulla ha a che fare con la lottizzazione, ovvero spartizione in virtù del peso di potere. Questa invece è una scuola di pensiero nata nel novembre del 2015 e silente con passi felpati si è estesa (inimmaginabile) fino ai giorni nostri. Pur avendo un potere per induzione (e dovuto per concessione gratuita e intercessione dal divino Otelma, è avulsa da ringraziamenti nonché figlia della “dea bendata”), e “sultanizza” un contesto amministrativo. Facendo bene, molto bene!
Andiamo per gradi. Qual è la solidarietà? Nella conferenza stampa del sindaco con a fianco la gentile e timida signora “Vuoi parlare tu?”, alias “the untouchable vicesindaco”, si è parlato di opere pubbliche per circa 9 milioni di euro, nonostante il dissesto finanziario, e che dovrebbero risolvere alcune questioni importanti nel territorio. Bene, un’ottima cosa. Sulla natura programmatica delle opere, se sono di altri o di quest’amministrazione, sarà la politica a rivendicarli, io non lo farò, non è un argomento che mi appassiona quello del pallottoliere rancoroso-vintage, basta che si realizzano, va tutto bene. Diceva Pablo, «Una sola parola, logora, ma che brilla come una vecchia moneta: “Grazie!”», e quel “Grazie” è arrivato al sedicesimo minuto e 23 secondi. E per dire cosa? “Che c’è un lavoro dietro; Che ci vuole competenza; Grazie agli uffici; Grazie all’arch. Cardona; Grazie allo Staff per l’apporto tecnico e Grazie al vicesindaco perché siamo anche ingegneri”. Ho avuto un attimo di sbandamento, di sbaragliamento per induzione via streaming. E il resto? Quelli che, Grazie a loro, ha la possibilità di stare seduto lì e di essere ancora sindaco? Di gonfiare il petto? Di “sprecare” 38 mila euro annui di soldi pubblici per lo Staff? Grazie a chi si prende tutte le critiche, le bestemmie urbane e social e che difende a spada tratta questa (quasi indifendibile) amministrazione? Tutta questa “intemerata” per dire, “guardate che c’è un vicesindaco, sta dietro le quinte, ma c’è e funziona e che i soldi per lo staff sono spesi bene”? Sullo staff è trascorso più di un anno e ancora si attende il resoconto di quanto è stato prodotto (se ancora resterà sindaco ndr), visto che si tratta di soldi pubblici. Visto che “Taurianova Cambia”, e doveva essere diversa dalle altre amministrazioni precedenti (da me, molte volte aspramente criticati per le loro scelte). Qui non si cerca la polemica a ogni costo, ma semplicemente si pongono in tema di critica quegli “incisi di verità”, oggetto qualche volta di dissapori. E allora per “inciso di verità” e per onestà (alla gratitudine intellettuale), vorrei “ringraziare” io (al posto del sindaco, se resterà ancora tale), Fausto Siclari, Pino Falleti, Mesa Gerace, Dario Romeo, Francesco De Marco, Francesco Forestieri, Rosalba Ascone e (anche) Antonino Caridi. Perché grazie a loro, si è affermato uno dei più grandi pensieri del terzo millennio nel Tirreno occidentale, qual è la “Sciontizzazione”, che consente la “permanenza poltronale” e il titolo di “Marchese del Grillo”. Proporrei durante i consigli comunali ai sopracitati consiglieri, a indossare il grembiulino con il fiocco rosa per le donne e blu per i maschietti, mentre per la Giunta (tranne l’assessore Loprete, per ora del PD, ma non è detto che non si “sciontizzi”), una divisa a rombi con la scritta “Scionti boys”. La Giunta, benché espressione delle forze politiche di maggioranza, è tutta con lui, finanche l’assessore “ai cipressi” di Nino Il Moro, quest’ultimo oramai in fase calante per imbiancatura da induzione romboidale, e che nella conferenza stampa era rammaricata poichè arrivata in ritardo.
E se nel proscenio si sciorinavano dati e lavori, la città era (ed è) indecorosamente urbana, e chi è l’assessore con la delega al “Decoro urbano”? La signora “Vuoi parlare tu?” o il fruttivendolo e gli altri nel giovedì di mercato dovevano allestire su una strada piena di fango e detriti della pioggia straordinaria di una settimana fa (sic!)? Per non parlare, della noiosa e annosa condizione delle erbacce che si vedono in città, e che in alcuni tratti trasformano un territorio in una foresta amazzonica. Di chi è la competenza? Tralasciando anche se sono inclusi in un capitolato d’appalto, quei tombini otturati e altre vie di scolo sporche. Oltremodo, parte integrante di un servizio pagato profumatamente. L’abbiamo scritto in tutte le salse, merengue e tanghi argentini, ma inascoltati e indifferenti come se ci trovassimo in un deserto dove ogni grido si perde in un eco.
Riflessione. La condizione politica attuale qual è? Con (il “numero”) Rocco Sposato, ex stampella, un “perché” ancora da decifrare, affetto da “ansia di postazione” che ha dichiarato pubblicamente che non “salverà” più nessuno in futuro, non è più disponibile. E da qui sorgono quesiti, dubbi che sono anticamera della verità, il neo “imbiancato e sciontizzato” Nino Il Moro che un tempo faceva coppia fissa (e di comparaggio con il “Santo”), cosa farà, lo seguirà? Entrambi di una simile realtà politica. A novembre ci saranno le regionali, lui voterà Forza Italia perché è l’uomo di riferimento del consigliere regionale Arruzzolo. Però Oliverio si ricandida, Scionti è un consigliere metropolitano con Falcomatà, il PD è parte fondamentale di quest’amministrazione. Realtà politiche diverse, Nino il Moro è maggioranza (eletto con lo sconfitto Biasi), Sposato ora è minoranza a tutti gli effetto. È un groviglio da districare che approfondirò la prossima volta, a partire dal processo “imbiancante”. Fermo restando che, sarò sempre più impopolare, alternative a Scionti, qualora dovesse cadere, non ce ne stanno, ma ad oggi, il gioco vale (e varrà) la candela, così come stanno ad oggi le cose? Taurianova Cambia? Ancora è possibile!
Curiosità. Visto che per i lavoratori ex Lsu c’è stata una bagarre con annessa “giostra di meriti” sulla stabilizzazione, come mai né il PD, né altri della maggioranza, con questi importanti traguardi di lavori, nessuno si è preso pubblicamente dei meriti? Mala tempora currunt….?
Ps. Rubrica libera da ogni condizionamento esterno, il resto sono solo stravaganterie.