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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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La nuova pelle di Rosy Canale: dalle minacce della ‘ndrangheta al debutto nello spettacolo

La nuova pelle di Rosy Canale: dalle minacce della ‘ndrangheta al debutto nello spettacolo

| Il 24, Ott 2013

Per l’imprenditrice impegnata nel contrasto alla ‘ndrangheta in varie realtà della Calabria è arrivato il momento di portare in teatro lo spettacolo ispirato alle sue esperienze di volontara a San Luca con il Movimento delle Donne. Le musiche sono di Franco Battiato

di CATERINA SORBARA

La nuova pelle di Rosy Canale: dalle minacce della ‘ndrangheta al debutto nello spettacolo

Per l’imprenditrice impegnata nel contrasto alla ‘ndrangheta in varie realtà della Calabria è arrivato il momento di portare in teatro lo spettacolo ispirato alle sue esperienze di volontara a San Luca con il Movimento delle Donne. Le musiche sono di Franco Battiato

 

di Caterina Sorbara

 

 

E’ un esempio di coraggio, è l’incarnazione della donna calabrese, forte, determinata, che non si piega e non si arrende mai.
Di lei si sono interessate testate straniere di grande prestigio come: il Washington Post, il Los Angeles Time, il Seattle Post, la rivista svedese Dagens Nyheter e il britannico The Guardian. Sto parlando di Rosy Canale, l’imprenditrice reggina che si è ribellata alla ‘ndrangheta. Rosy, nel suo libro dal titolo “La mia ‘ndrangheta”, pubblicato qualche anno fa da Paoline Editoriale, ha raccontato la sua storia di donna imprenditrice, che ha pagato a caro prezzo la sua ribellione alla criminalità organizzata. La sua storia inizia a Reggio Calabria, la città dove è nata e dove gestiva una discoteca-ristorante chiamata “Malaluna”. Nel 2004 si ribella alla ‘ndrangheta, impedisce che nel suo locale venga spacciata la droga. Cominciano così le minacce e in seguito un drammatico pestaggio: le rompono i denti, una mano, un braccio, tre costole e il femore. Rosy, lascia la Calabria e si trasferisce a Roma e dopo a New York. Nel 2007, dopo la strage di Duisburg in Germania, decide che non può stare a guardare e torna in Calabria, a San Luca, dove lavorerà come volontaria nella scuola del paese. In seguito fonda un Movimento delle Donne di San Luca, con l’obiettivo di creare opportunità di lavoro e fare cultura. Veniva persino prodotto il sapone biologico. Dopo un periodo di intensa e proficua attività e costretta a chiudere perché le promesse fatte dalle Istituzioni si rivelano vane. Rosy torna a New York ma non si arrende. Adesso è in Italia e sta portando per i teatri (il 13 ottobre è stata a Soverato) la sua storia: “Malaluna-Storie di ordinaria resistenza nella terra di nessuno”, musicata dal grande Franco Battiato, con le proiezioni grafiche di Peppo Bianchessi e Massimiliano Pace, la regia e le scene sono di Guglielmo Ferro. Rosy racconta la sua storia, dall’infanzia nella sua casa a Reggio e a Fiumara dalla nonna, del pellegrinaggio alla Madonna di Polsi, dei morti ammazzati. Della sua ribellione alla ‘ndrangheta e dell’esperienza di San Luca. Uno spettacolo intenso, emozionante, drammatico, terribilmente vero, uno spettacolo che tutti dovrebbero vedere. Rosy merita molto di più dall’Italia, la sua storia dovrebbe essere da esempio per una nuova rinascita, lei ha pagato in prima persona delle scelte che il governo nazionale dovrebbe fare in prima persona. La droga deve essere debellata,chi spaccia dovrebbe essere condannato con pene severissime, perché la droga porta morte, porta divisioni e tragedie nelle famiglie. Uno, cento, mille Rosy per un futuro migliore. Noi di Approdonews siamo solidali con lei e le auguriamo un grandissimo successo e una splendida rinascita. Ha un sorriso bellissimo Rosy, il sorriso di una Calabria nuova e libera dalle catene del male.