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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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La meritoria opera degli artisti (quelli veri) che si scontra con la disdicevole attitudine degli operatori del decadente e lascivo avanspettacolo (quello noto): da John Nistico` ai Fioriteschi.

La meritoria opera degli artisti (quelli veri) che si scontra con la disdicevole attitudine degli operatori del decadente e lascivo avanspettacolo (quello noto): da John Nistico` ai Fioriteschi.

La meritoria opera degli artisti (quelli veri) che si scontra con la disdicevole attitudine degli operatori del decadente e lascivo avanspettacolo (quello noto): da John Nistico` ai Fioriteschi.

Si ode un lamento vero ed autentico, da parte di chi tenta di fare opera meritoria, cioè divulgare arte e cultura.
E, la divulgazione delle suddette entrambe, ovvero aerte e cultura, la compiono le persone che hanno a cuore uno dei punti nevralgici del tessuto connettivo di qualunque comunità municipale e, in ogni modo, è attuata da qualsiasi libera associazione, ovviamente però con storici e credibili requisiti, qualora volessero chiedere, agli Enti Pubblici -indi per cui financo le Amministrazioni Comunali- i normativamente previsti ‘aiuti’, in forza alle normative vigenti.
Sul punto però, così non parrebbe essere a Catanzaro -da quando c’è al (non)timone il futuro ex Sindaco Nicola Fiorita (meglio noto come ‘Nicolino Fiorin Fiorito del Malsito’, oppure ‘Nicola Serbelloni Mazzanti Vien dal Municipio’) e con lui i suoi ‘sodali di sventura’ (sventura per la città, chiaramente!)- perciò, la città è sempre più Fioritalandia e sempre meno Capoluogo di Regione (oltre che Comune bene amministrato, oculatamente gestito e cose simili), anzi, noi tutti assistiamo a vicende ‘raccapricciantemente inopportune’ o poco etiche, tanto per usare un eufemismo ‘à l’eau de rose’ (diremmo noialtri, ‘padroni’ e pratici, del francese).
Gira gira, si ha la sensazione di ‘cose strane’, ovvero ‘distrazione di massa’ (e menomale, pur se potremmo sospettare, viste le plurime prese di posizione, in modo pubblico, come la ‘distrazione’, potrebbe ‘attestarsi’ su ben altro e di molto più prosaico) e tali ‘denunce’, giustamente le fanno o le portano all’attenzione dei cittadini, non esclusivamente i Colleghi Consiglieri Comunali di opposizione, bensì pure gruppi di addetti ai lavori.
Questi ultimi, a loro volta, si lamentano -e non ho motivo di credere che lo facciano in modo mendace o in maniera calunniosa- sol perché si trovano a non avere ‘canali certi e hyppysinistrosamente, piuttosto che bipolarnente o cambiacasaccamente’ agevolati, al di fuori da qualsivoglia elemento di positiva attenzione e valutazione- ovvero avanzano un ‘lecito sospetto’, cioè quello dei ‘figli e dei figliastri’, soprattutto se si tiene bene a mente la duplice uscita di John Nistico`, persona che stimo e so essere un galantuomo, scevro di qualsivoglia interesse ludico e materiale, comunque sia lontano mille miglia da ogni irregolarità amministrativa, penale e civile.
È desolante un quadro simile, eppure non mi meraviglia affatto, trattandosi di gente come quella su cui ricade la responsabilita`, tipo il (futuro ex) Sindaco, assieme ai di suoi ‘compagni di metenda’ nelle more attuali -sebbene, a mio parere, con scadenza di mandato, abbastanza vicina, qualificabile alla stregua dell’inesorabilita` del sole che sorge ogni mattino, ed anticipando identico fenomeno all’indomani- perciò resta tale (e triste) la realtà, benché vi sia qualche improvvido sprovveduto, che tende a non vederla, oppure a giustificarla, solamente perché è legato a questa Amministrazione, da non si sa quale rapporto, che però fatti ed eventi (saranno matti e potenti?), si incaricheranno ad appurare, prima o poi, presto o tardi.
Dico così e così auspico, poiché confido in disvelamento degli ‘arcana imperii’ (locuzione coniata da Tacito, nel narrare la morte violenta di Nerone), in quanto sono discepolo e pupillo, persino di Cossiga e di Andreotti, oltre che un famoso jettatore…quindi, i ‘probabili’ diretti interessati tirassero le ovvie somme, magari facendo gli scongiuri -anche se inutili- avendo la sensazione come qualcosa si ‘muoverà’ in tal senso.
In più mi preme ricordare il silenzio assordante (e diversamente non potrebbe essere), al netto dei quesiti posti dai Colleghi Consiglieri Comunali di opposizione -a cui va tutta la mia stima e il mio sostegno- nel denunciare l’esilarante discorso di tal Raffaele Sero`(noto per essere, non un politico e nemmeno un politicante, bensì un razzista xenofobo, per altro in struttura del Consigliere Regionale Antonello Talerico, deve tsntomontutto, tranne il proprio nome e cognome, poiché ciò, al Sero`, lo hanno dato chi lo ha procreato…poi con quali risultati è sotto gli occhi di ciascuno).
E visto che ci siamo, se i Colleghi Consiglieri Comunali di opposizione, hanno fatto giustamente ben capire che nel discorso di tale soggetto non se ne coglieva l’essenza, da par mio e con altrettanta schiettezza, sincerità e comprova, aggiungo pure la totale assenza della consecutio temporum, la quale non si trova nelle scarpiere, tra sandali e zoccole (… sarà voce del suo sen fuggito?), bensì nei libri di grammatica, a cui sovente e molti, dovrebbero aggrapparsi in cerca di sostegno, o afferrare come fanno gli assetati nel deserto, con la borraccia dell’acqua.
Altrettanto puntuale è stata la ricostruzione di John Nistico`, che ha persino rappresentato e difeso, non solo il diritto alle paritarie valutazioni in capo a chiunque, bensì il -sacrosanto- principio, non solo della sua dignità, bensì quello della dignità di tutti.
Ma si sa, pure provandolo sulla mia stessa pelle, in queste ore tribolate a Beirut (a proposito, per quei pochi sciantini i quali non vedono l’ora in cui mi possa capitare qualcosa di brutto, gli ricordo solo che non mi capita, perciò zitti e a cuccia, anzi, solitamente e da sempre ‘tocca’ agli altri, alla faccia di chi mi vuole male!) dicevo, pur sopportando io l’assenza della dignità degli stessi interlocutori, con cui sì è confrontato John Nistico` (in quanto di assenza trattasi), desidero però consolarlo, poiché la dignità è un po’ come la mancanza di coraggio che Manzoni faceva notare di non possedere uno dei suoi storici personaggi, ovvero il Don Abbondio (e di afferibili a costui Ve he sono tanti, pure e soprattutto a Palazzo de Nobili): “se non lo si ha, non si può pensare di darselo”!

Vincenzo Speziali