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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

A Taurianova ci sono tre tipi di musica: quella che si ascolta, quella che si suona….e quella che avvelena!

a cura di GIUSEPPE LAROSA

La lanterna di Diogene

A Taurianova ci sono tre tipi di musica: quella che si ascolta, quella che si suona….e quella che avvelena!

 

a cura di Giuseppe Larosa

 

 

«…dieci per dodici…otto per otto, no, dieci per otto….e le sedie? “Sì, le sedie sono lì con il lucchetto e la catena, abbiamo fatto rientrare apposta l’impiegato dalle ferie per potergliele dare e quindi “liberarle” dalle catene (dell’odio)”. Si autorizza (?), cosa si autorizza? Ah sì…abbiamo l’autorizzazione!….ma il palco non lo vogliamo perché a noi serve il dodici per dieci perché abbiamo quasi duecentocinquanta musicisti che si devono sedere…. “ma noi il palco non ve lo possiamo dare con le misure che voi chiedete perché mancano alcuni listelli di legno e quindi potrebbe essere pericolante”. “Sta per arrivare da Terranova”, però senza le prugne dei monaci…». Basta così? Proprio no, anzi, la cosa più va avanti e più è cavillosa e in districabile anzi, fa proprio parte di quel famoso detto antico in cui “la cacca più si mescola e più puzza”.

In un caldo torrido di fine luglio mentre a Taranto si deve scegliere come morire se di fame o di cancro e pochi distanti dall’Italia, in Inghilterra la gente applaude gli sportivi che competono per una medaglia nelle classiche ed affascinanti Olimpiadi di Londra. A Taurianova ci si “becca” per un “lucchetto”. Se fosse un film lo chiameremmo “Per qualche lucchetto in più”.

“Eh no! – mi suggeriscono al telefono – non è solo il lucchetto ma c’è anche un palco che non ci hanno dato”. E che cavolo, l’ho già scritto!

Chi leggerà starà pensando che il caldo mi ha procurato gravi problemi mentali con intensi colpi di sole, ma vi assicuro che a parte il caldo ed il sudore che in questo momento mi assillano, sto bene, e non apparentemente.

I fatti. Taurianova si è scoperto che è un paese di orchestrali (sic). Chi sa suonare la tromba, chi il violino e c’è chi addirittura suona persino la grancassa, ma nessuno è bravo a dirigere la “ritirata”. Ma “nessun dorma” scriveva Giacomo Puccini, ed “all’alba vincerò”, nooo, ritiro questa litania che ha assalito per alcune campagne elettorali questa città. La prossima volta citerò Mozart almeno lui sì che se ne intende di giri di valzer.

Allora, in pochi giorni a Taurianova ci sono state due manifestazioni con esibizione di orchestre, la prima organizzata dal Comune dal titolo “Note di legalità”, e la seconda dall’associazione “Pro Loco”. In entrambi gli appuntamenti c’era l’assessore provinciale (di centrodestra), che tra le altre deleghe anche quella della legalità, Eduardo Lamberti Castronuovo. Che tra le altre cose è editore di un’importante emittente televisiva di Reggio Calabria, è stato candidato del centrosinistra alle comunali del 2007 prese una sonora sconfitta da parte di Peppe Scopelliti. E poi come tanti, cambiò casacca e trasmigrò dal centrosinistra al centrodestra per diventare assessore. Un posto al sole è sempre comodo. Ecco, questo per dire che qualsiasi cosa abbia potuto dire questo signore a me poco importa. Vista la sua “(riconosciuta) coerenza” politica. Tralasciando tutto questo. Per farla breve. L’associazione Pro Loco aveva chiesto al Comune l’autorizzazione per fare una manifestazione che anticipava l’evento del maestro Riccardo Muti a Reggio Calabria, con la presenza di 250 orchestrali (alcuni vestiti rigorosamente in nero). Ed avevano chiesto un palco dodici per dieci metri, la chiusura di alcune vie principali, l’uso della piazza e l’approvvigionamento dell’energia elettrica e delle sedie. Il Comune dal canto suo aveva autorizzato tutto, però (questi cazzaroli di però), a detta della Pro Loco. E di quello che è stato autorizzato non gli è stato concesso nulla se non la piazza e le strade chiuse al traffico, perché la corrente elettrica se la sono pagata loro, il palco gli concedevano solo quello con misurazione “otto per otto (che stava già montato a Terranova S.M.)”, e le sedie sono state legate ad una catena ed un lucchetto fino alle 23.20 del giorno della manifestazione musicale. L’amministrazione nega tutto quanto, dicendo che loro addirittura avevano fatto rientrare dalle ferie l’impiegato per fargli aprire il lucchetto e che loro badano a lavorare per il bene del paese e non vogliono minimamente scendere a polemiche inutili: “Noi badiamo a cose più importanti e produttive per Taurianova”.

Ma mai si è visto in questo mondo che un “lucchetto” fosse il protagonista principale della storia! A Taurianova invece sì, tutto si può. Finale di questa “tragedia” melodrammatica, e qui è lo scandalo (questo lo aggi e ungo io), che un’associazione Pro Loco di una città deve rivolgersi ad altri comuni limitrofi, in questo caso Cinquefrondi, Rizziconi e ad una agenzia di pompe funebri (la “grattatina” è d’obbligo) per sedie e pedane. Oltre al fatto che tra il numeroso pubblico, e questa è una mancanza (se grave o meno non sarò io a stabilirlo), l’assenza di qualsiasi componente dell’amministrazione della città quando si vedevano in prima a fila a Taurianova, i sindaci di Cinquefrondi e Rizziconi. Qualcuno ha detto che “gli assenti hanno sempre torto”, ma chi lo ha detto poco mi importa perché lui assente non è mai stato anzi è quasi onnipresente in maniera delirante però, forse ha ragione. E per restare nel tema cito Gioacchino Rossini che disse, «Quello che è l’amore per l’anima è l’appetito per il corpo. Lo stomaco è il maestro che dirige la grande orchestra delle nostre passioni. Mangiare, amare, cantare, digerire sono i quattro atti di quell’opera comica che è la vita». Ha detto bene Rossigni….è l’opera comica della vita e degli eventi che la compongono.

lalanternadidiogene@approdonews.it