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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano è un processo naturale e strategico” È questo il messaggio del sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti

“La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano è un processo naturale e strategico” È questo il messaggio del sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti
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La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano è l’unica via perseguibile per rilanciare le aspettative di sviluppo e per rafforzare la strategicità politica di questo territorio, ma è soprattutto l’unica strada da percorrere con responsabilità e lungimiranza per ridare speranza e un futuro certo alle nuove generazioni. Un atto, quello che oggi sono chiamati a deliberare i Consigli comunali di entrambe le Città, di grande responsabilità che si spera possa abbattere definitivamente quella cortina campanilistica che per secoli ha diviso le due comunità. Per troppo tempo abbiamo parlato con due lingue ed in modi diversi. Ora non possiamo essere più Babele! Ce lo chiede la storia. Ce lo chiede il buonsenso. Ce lo chiedono le innumerevoli necessità e le sconfitte che purtroppo, specie negli ultimi anni, abbiamo incassato a causa della nostra visione unitaria dei municipi. Ce lo chiedono i nostri figli che auspicano e pretendono di voler continuare a vivere e operare proprio lì dove sono nati e dove conservano le proprie radici e i propri affetti. L’unione fa la forza! Mai come oggi un’espressione così abusata risulta essere la chiave di volta per il futuro. Un unico comune di 80mila abitanti potrà far valere, senza più scusanti, tutte le prerogative per scalzarsi di dosso il giogo opprimente di quelle “sovranità” sovra territoriali che per anni hanno tenuto a freno la nostra crescita. Oggi diamo un indirizzo politico che si spera possa essere il più positivo possibile, ma anche da sprone ai cittadini rossanesi e coriglianesi che nel prossimo futuro saranno chiamati, attraverso il Referendum, a scegliere il destino di questi due municipi.

È questo, in sintesi, il contenuto del messaggio che il sindaco Giuseppe Antoniotti ha pronunciato nel corso della seduta consiliare di oggi pomeriggio (Venerdì, 16 Gennaio 2015), convocata dal presidente dell’Assise Vincenzo Scarcello, per deliberare l’avvio dell’iter delle procedure burocratiche per la fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano. Presenti in sala, oltre al Primo cittadino, alla Giunta e ai consiglieri, tra gli altri, anche il Consigliere regionale, componente dell’Ufficio di Presidenza, On. Giuseppe Graziano, il già Sindaco di Rossano nonché Consigliere regionale, On. Giuseppe Caputo, ed i rappresentanti del Comitato delle Cento Associazioni che da anni rappresentano la spinta sociale a questo processo di fusione.

Oggi – ha detto il Primo cittadino – i Consigli comunali della due Città possono scrivere una pagina di storia straordinaria, che, in qualunque caso, traccerà il destino futuro di queste due comunità. Oggi, spinti da questa speranza, ci sentiamo pervasi da una grande capacità di pensare e progettare nuove geometrie istituzionali. La strada verso la costruzione di questa nuova entità è giusta soprattutto perché crea condizioni nuove e migliori in questo territorio. Certo, il cammino verso la fusione, sulla concretizzazione della quale l’ultima parola spetterà al popolo rossanese e coriglianese attraverso il Referendum, non è privo di resistenze, frutto di stereotipi ideologici e campanilistici che, su entrambi i fronti, tendono a frenare questo processo. Del resto, il sogno di diventare grandi, l’aspettativa di ritrovare insieme quel ruolo guida e di riferimento in questo territorio, comporta degli obblighi. Ed un obbligo su tutti: quello di “raccogliere dal filo” quel fatidico lenzuolo che per secoli ha diviso le due comunità. Una leggenda grottesca, che se fino a qualche decennio fa poteva essere riconosciuta come la metafora distintiva di queste due comunità, oggi non è più condivisibile. Non possiamo continuare ad assistere inermi – ha scandito ancora il sindaco Antoniotti – al depauperamento dei servizi essenziali così come alla soppressione dei diritti primari, solo per l’incapacità di parlare con una voce sola. Iniziamo formalmente l’iter che potrebbe condurre alla creazione di un solo Comune, se i nostri concittadini esprimendosi favorevolmente al referendum lo vorranno. Ringrazio tutti coloro che, da decenni, hanno dato avvio a una intensa collaborazione non solo amministrativa, ma anche associazionistica, sociale e culturale, tra le due comunità. Ringrazio le precedenti Amministrazioni civiche, che sin dagli anni ’90, hanno rafforzato quegli antichi legami dando vita all’Area urbana Corigliano-Rossano. Ringrazio gli Amministratori e i Consiglieri comunali di Rossano e quelli di Corigliano per la dedizione con cui hanno seguito questo iter. Ringrazio il Comitato delle Cento Associazioni che, attraverso il suo lavoro di sensibilizzazione, ha spronato la Classe dirigente e politica affinché giungesse a questo strategico passaggio e che sarà determinante nella fase referendaria nell’educare e sensibilizzare le due cittadinanze. Nei mesi futuri gli Amministratori si troveranno di fronte a scelte di importanza fondamentale: dovranno impostare ora lo sviluppo e il benessere dei prossimi decenni, riorganizzando un territorio che, unito, potrà sviluppare ulteriori punti di forza. E penso, così come ricordavo poc’anzi, all’essenziale potenziamento e completamento di servizi e infrastrutture, che nell’ottica di Comune unico avrebbero tempi di realizzazione certi e concisi. Su tutti: l’edificazione e l’entrata in esercizio del Nuovo Ospedale della Sibaritide quale Polo Sanitario di eccellenza del territorio; l’avvio e la conclusione dei lavori del nuovo Depuratore. Non solo. Il senso della fusione va al di là della mera creazione di un unico centro di Governo di una porzione di territorio che consentirà di chiedere ed ottenere l’apertura di un tavolo di discussione con il Governo centrale e con quello Regionale per lo sviluppo della nuova Città e del suo territorio. Potremmo avere – ha aggiunto ancora Antoniotti – più potere contrattuale per chiedere ed ottenere garanzie e tempi certi per la riapertura del Tribunale della Sibaritide (Rossano) e il mantenimento di tanti uffici ad oggi destinati alla soppressione, per pretendere interventi strutturali definitivi per l’ammodernamento della Strada Statale 106 – Megalotti Otto e Nove e sul potenziamento del trasporto ferroviario e marittimo, chiedendo una connotazione turistico-commerciale del Porto della Sibaritide (Corigliano). Noi stiamo provando a dare un seguito alla nostra Storia. Senza pregiudizi, e mettendo da parte ogni campanilismo, questa classe di governo ha inteso, forse più di chiunque altro suo predecessore, probabilmente perché provata dalle ingiustizie subite negli ultimi anni, che l’unione fa la forza. E che il futuro dei nostri figli e la sopravvivenza di questo territorio passano obbligatoriamente dalla fusione di queste due grandi e nobili realtà, che portano con sé memorie e tradizioni antiche e che oggi possono e devono essere condivise. Oggi iniziamo a percorrere un nuovo cammino, con l’augurio che sia quanto più leggero e luminoso. Certo che se non mancherà la volontà degli uomini, con l’aiuto di Dio, avremo forza e capacità di costruire presto un’entità omogenea forte delle sue radici e che sa guardare con ottimismo ed entusiasmo al futuro. Buona strada e che porti alla nascita del comune unico Rossano-Corigliano.