Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

La Dia confisca 2 mln di beni nel vibonese. Sono i patrimoni di tre condannati

La Dia confisca 2 mln di beni nel vibonese. Sono i patrimoni di tre condannati

| Il 23, Apr 2013

Il provvedimento riguarda gli averi di Giovanni Franzè, 50enne di Stefanaconi, Francesco Pugliese, 53enne di San Calogero, e Domenico Campisi di Nicotera, ucciso nel 2011

La Dia confisca 2 mln di beni nel vibonese. Sono i patrimoni di tre condannati

Il provvedimento riguarda gli averi di Giovanni Franzè, 50enne di Stefanaconi, Francesco Pugliese, 53enne di San Calogero, e Domenico Campisi di Nicotera, ucciso nel 2011. Tra i beni individuati anche oggetti preziosi custoditi a Roma

 

 

STEFANACONI (Vibo Valentia) – Beni mobili e immobili per oltre due milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, al termine di tre operazioni. In particolare, la confisca riguarda i patrimoni di Giovanni Franzè, cinquantenne di Stefanaconi (VV), pluripregiudicato e arrestato per usura aggravata dal metodo mafioso; Francesco Pugliese, cinquatatreenne di San Calogero (VV), sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, condannato in via definitiva per traffico internazionale di sostanze stupefacenti; Domenico Campisi di Nicotera (VV), ucciso nel 2011 e condannato in via definitiva per traffico internazionale di stupefacenti.
Con il primo dei provvedimenti la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Vibo Valentia ha colpito sostanzialmente gli stessi cespiti oggetto di un precedente decreto di sequestro. Diversamente, i provvedimenti emessi nei confronti del Pugliese e del Campisi sono stati adottati, ex art. 12 sexies legge n. 356/92, dalla Corte d’Appello di Catanzaro a seguito della richiesta della Procura Generale, che a sua volta ha fatto proprie le risultanze degli accertamenti eseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro. In sintesi, sono stati confiscati: 18 cespiti immobiliari;5 rapporti finanziari;2 compendi aziendali;7 autoveicoli; 20 oggetti preziosi, rinvenuti in una cassetta di sicurezza di un Istituto di Credito romano.