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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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La Cgil di Gioia Tauro tutela i lavoratori percettori di mobilità

La Cgil di Gioia Tauro tutela i lavoratori percettori di mobilità

Critiche feroci all’operato di Azienda Calabria Lavoro

La Cgil di Gioia Tauro tutela i lavoratori percettori di mobilità

Critiche feroci all’operato di Azienda Calabria Lavoro

 

Riteniamo alquanto illegittimo l’atteggiamento di Azienda Calabria Lavoro nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori percettori di mobilità in deroga che prestano la propria opera attraverso tirocini formativi presso Enti Pubblici e Privati.
In questi giorni, infatti, siamo venuti a conoscenza che, per ciò che concerne l’erogazione delle spettanze relative alle politiche attive, ai nostri iscritti e non solo, l’Azienda Calabria Lavoro applica una trattenuta Irpef del 23%.
Tale trattenuta risulta essere non dovuta, come si evince dalla stesa Manifestazione d’Interesse, pubblicata dalla Regione Calabria -BURC del 05/07/2013 n° 27 parte terza – e come recita l’Art. 34 del DPR 29/09/1973 n°601.
Nell’ assoluta convinzione che si stia interpretando il bando regionale in maniera erronea, teniamo a precisare, per ragioni di chiarezza, alcuni punti fermi :

A) La trattenuta IRPEF si applicata nei confronti di coloro i quali hanno un reddito superiore agli 8.000 Euro annui; nel caso in questione parliamo di lavoratrici e lavoratori che prestano la loro opera per soli 6 mesi, con un sussidio mensile di 250 Euro, che nella sua totalità corrisponde a 1500 Euro, tantochè gli stessi vengono inquadrati nella categoria degli incapienti;

B) Le politiche attive, giusta informazione non producono reddito e, pertanto, non sono cumulabili con altre prestazioni, così come si evince dai modelli CUD.

Ciò premesso, la scrivente O.S., che scrive in nome e per conto dei propri iscritti nei cui confronti è stata operata la suddetta ritenuta, precisa che, debba provvedere alla immediata restituzione delle somme illegittimamente ed arbitrariamente trattenute, viceversa se dovessero continuare tali atteggiamenti da parte di Azienda Calabria Lavoro, una volta consultati i lavoratori attraverso assemblee pubbliche, chiederà loro di astenersi dalle prestazioni perché riteniamo ingiusto tale comportamento, supportati anche dalla comunicazione dell’Ente Provincia di Reggio Calabria, che negli ultimi 3 anni di gestione di politiche attive, con lo stesso sostituto d’imposta cioè Azienda Calabria Lavoro in casi analoghi a quelli sopra evidenziati, non ha mai effettuato tale trattenute IRPEF.
La suddetta richiesta, viene formalmente avanzata e si chiede che la restituzione delle somme intervenga in tempi strettissimi, atteso che, la trattenuta non fa altro che determinare un ulteriore danno patrimoniale nei confronti dei lavoratori, delle lavoratrici e delle loro famiglie, già costretti a vivere in condizioni precarie e si fa presente che, qualora tale richiesta non dovesse essere evasa, saranno adite tutte le vie, sia stragiudiziali che legali, per il recupero coattivo del credito nei confronti dei nostri assistiti e saranno attivate le dovute segnalazioni agli organi competenti qualora la trattenute dovesse risultare indebitamente operata.