La casa editrice Pagine di Roma sceglie la scrittrice di Cassano Maria Vittoria D’Aversa
redazione | Il 12, Apr 2014
Nella collana ‘Impronte’ che da spazio a promettenti e giovani poeti, ha riportato sette poesie della giovane autrice calabrese
La casa editrice Pagine di Roma sceglie la scrittrice di Cassano Maria Vittoria D’Aversa
Nella collana ‘Impronte’ che da spazio a promettenti e giovani poeti, ha riportato sette poesie della giovane autrice calabrese
Cassano all’Ionio – La casa editrice Pagine di Roma, con a capo l’editore Elio Pecora,
nella collana ‘Impronte’ che da spazio a promettenti e giovani poeti, ha riportato
sette poesie della scrittrice cassanese Maria Vittoria D’Aversa. La giovane autrice,
rientrata per scelta sulle sponde dello Jonio da tre anni dopo aver vissuto in Emilia
Romagna, lo scorso novembre aveva pubblicato il libro ‘Mia’, con la casa editrice
‘Editoriale Progetto 2000’ dell’editore Demetrio Guzzardi. Mia è un piccolo
racconto di circa 40 pagine, una piccola autobiografia ed una storia d’amore ambientata
proprio a Lauropoli,in cui i protagonisti sono alla ricerca del proprio io, di serenità, delle
proprie radici e dei profumi del Sud. Di gente umile e semplice che sprizza colore
nei gesti.Tra le poesie che la collana Impronte ha inteso pubblicare vi è ‘Profumi
di semplicità e amore’, un opera che, come la stessa scrittrice ha rivelato “è
dedicata alla nostra bellissima terra e al grande uomo Giovanni Battista che, rientrato
anche lui in Calabria, mi ha colpito profondamente con affetto, per la dedizione
che mette nel suo lavoro, per il lottare anche lui nel migliorare la propria terra
e per i sani principi che possiede facendomi sorridere e innamorare!”
A seguire, l’opera di Maria Vittoria D’Aversa, per l’appunto “Profumi di semplicità
e amore”
Eravamo lontani
ci siamo trovati
camminiamo sulla stessa via
ti guardo ed ogni volta sorrido
profumi di buono
di semplicità
profumi di farina.
Lasci che ti accarezzo le notti
accanto al mare
le stelle illuminano i nostri corpi
ci lasciamo al sudore dei nostri istinti
mentre ci amiamo e scopriamo le nostre nudità
ci abbandoniamo al tepore mattutino
per ascoltare le onde
il vuoto intorno a noi
per far urlare in ogni angolo del nostro paese
l’amore che ci promettiamo
nei nostri abbracci
nel nostro riso
nei nostri odori più intimi
nelle nostre colazioni fatte di arance
quelle stesse arance che nascono dalla nostra terra
che ci hanno dato alla vita e la vita che ci unisce.