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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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La Calabria “…dimenticata da Dio, ops… solo dagli uomini”, attende i salvatori della patria (e stiamo freschi) Roberto Occhiuto è il candidato del centrodestra, ma non viene ancora ufficializzato, mentre secondo l'ex premier Giuseppe Conte, per il centrosinistra sarà un esponente della società civile (...e che palle)

La Calabria “…dimenticata da Dio, ops… solo dagli uomini”, attende i salvatori della patria (e stiamo freschi) Roberto Occhiuto è il candidato del centrodestra, ma non viene ancora ufficializzato, mentre secondo l'ex premier Giuseppe Conte, per il centrosinistra sarà un esponente della società civile (...e che palle)

L’attesa si dice che ha il sapore del fascino, del mistero, in Calabria invece tutto ciò ha solo il sapore del ridicolo e di una pietanza sciapa quasi da minestra riscaldata, e non una volta sola. La Calabria, diciamolo chiaramente, è una terra che desta poco interesse nella politica nazionale, oggi il l’ex premier Giuseppe Conte, nella trasmissione di Lucia Annunziata “Mezz’ora in più”, oltre a dire che la Calabria sia “dimenticata dagli uomini”, stava per dire “anche da Dio”, ma poi ha aggiustato il tiro. La Calabria è anche dimenticata da Dio, figuriamoci degli uomini (politici romani).
In Calabria al massimo si viene per fare un po’ di passerella da vetrina, una cloaca di ipocrisia mista a fuffa con contorno di pigliamoci per il culo. Non è mai stata degna di interessi nazionali, non ci troveremo dove ci troviamo né come regione né come classe dirigente. La Calabria è l’arte di arrangiarsi e di vedere a quale politico rivolgersi per qualche spicciolo (non di dignità) per fare un portaborse o magari pavoneggiarsi dicendo che sono vicini nella segreteria di questo o quel politico. Dove oltre al dizionario e alla grammatica, ci vorrebbe anche uno che curi l’immagine di personaggi goffi dove nemmeno Rabelais avrebbe saputo fare meglio nei suoi romanzi.
Sia a livello regionale che locale, il romanzo non cambia e nemmeno il ridicolo…però li votano, il voto è sovrano e la Calabria è sempre una cortigiana da sfruttare e mungere…
A breve sarà ufficializzato (ma ancora oggi non c’è nessuna conferma), il candidato governatore per il centrodestra, che sarà il capogruppo alla Camera di Forza Italia Roberto Occhiuto, in quanto come asserito a tanti, spetta al partito dell’ex cavaliere la candidatura calabrese. Mentre nel centrosinistra dopo il forfait di Nicola Irto, ritenuto dal leader del Pd Enrico Letta “superata” in quanto occorre fare l’alleanza con il M5S guidato (?) da Giuseppe Conte. Anche se ancora non si era capito quale era stata la base partitica ad avere “battezzato” Irto o fosse una sorta di auto-candidatura, seppur quando è uscita allo scoperto ha ricevuto non pochi consensi.
Lo stesso Conte oggi da Lucia Annunziata afferma “In Calabria per battere il centrodestra dobbiamo offrire qualcosa di più per il risveglio e il riscatto. Dobbiamo valorizzare le energie della Calabria in un campo ampio
di centrosinistra dove ci sarà anche il M5S come pilastro”, bene, ma poi va oltre e svela un retroscenza, ovvero che “insieme al Partito democratico abbiamo costruito le premesse per avere un candidato comune, espressione della società civile”.
Come avevamo anticipato la prossima settimana sia il segretario del Pd Enrico Letta che l’ex premier Giuseppe Conte verranno in Calabria (?), molto probabilmente per cercare di creare una base per una eventuale futura alleanza alle regionali di ottobre. Ma anche in questo caso non c’è nulla di ufficiale…
Un po’ di parvenza non guasta mai, una passerella non si nega a nessuno, c’è il leader della Lega Matteo Salvini che in quel partito calabrese si è imbarcato di tutti e che in Calabria è oramai di casa, è venuto pure a Taurianova per festeggiare la vittoria di un sindaco e leccarsi quindi le ferite delle sonore scoppole di Reggio Calabria e Crotone, ma d’altronde chi si accontenta gode.
Ma siamo certi che i calabresi di tutto questo marasma da cloaca, quasi come la Massima dell’Impero Romano, ne siano contenti? E siamo sicuri che i calabresi, quelli onesti, della società civile con questi cartoni animati simili ai barbapapà del terzo millennio, avranno voglia di andare a votare?
Il dubbio c’è, e d’altronde come Cartesio e Sant’Agostino ci hanno insegnato che, nel dubbio c’è l’esistenza.
(GiLar)