La burrasca di Pasquetta; forti venti orientali e mari agitati tra Canale di Sicilia e basso Ionio
redazione | Il 25, Apr 2011
Lunedi 25 Aprile, giorno di Pasquetta, con lo spostamento del minimo barico in prossimità delle coste tunisine e l’approssimarsi del fronte nuvoloso africano, si attiveranno intensi venti di Levante e Scirocco che assumeranno carattere burrascoso nel tratto di mare compreso tra il Canale di Sicilia, basso Ionio e sul settore più occidentale del mar Libico
La burrasca di Pasquetta; forti venti orientali e mari agitati tra Canale di Sicilia e basso Ionio
Lunedi 25 Aprile, giorno di Pasquetta, con lo spostamento del minimo barico in prossimità delle coste tunisine e l’approssimarsi del fronte nuvoloso africano, si attiveranno intensi venti di Levante e Scirocco che assumeranno carattere burrascoso nel tratto di mare compreso tra il Canale di Sicilia, basso Ionio e sul settore più occidentale del mar Libico
REGGIO CALABRIA – Una complessa struttura di bassa pressione iberico-algerina nei prossimi giorni tenderà, molto lentamente, a spostarsi verso le nostre regioni determinando un incremento dell’instabilità atmosferica e una sensibile intensificazione della ventilazione.
La goccia fredda posizionata sopra la Spagna, stretta fra due imponenti figure anticiclone, da una parte l’alta pressione delle Azzorre e dall’altra il promontorio di blocco scandinavo, andrà ad estendere una propria ondulazione ciclonica verso l’entroterra algero-marocchino, determinando pure una sensibile ondulazione del Jet Stream sull’Africa nord-occidentale.
Già in queste ore, sopra l’entroterra desertico algerino, si sta formando una circolazione depressionaria che tende ad approfondirsi ulteriormente prima di spostarsi verso levante.
Questa figura di bassa pressione viene alimentata da sostenute e fresche correnti oceaniche, dai quadranti settentrionali, che dall’Atlantico settentrionale si versano fino alle Canarie, alle coste del Marocco e del Sahara occidentale, tramite una tesa ventilazione da Nord.
Una parte di questa aria fresca oceanica, piegando più verso NO e O-NO, riuscirà a penetrare all’interno dell’entroterra desertico marocchino e algerinoi, qui l’aria fresca a contatto con l’aria più calda e secca preesistente determinerà forti contrasti termici che daranno vita a una sorta di “circolazione ciclonica a gomito” sottovento alla catena montuosa dell’Atlante.
I venti a curvatura ciclonica che si svilupperanno sottovento all’Atlante genereranno una area depressionaria autonoma sull’entroterra algerino, con un minimo barico al suolo stimato attorno i 1000 hpa.
Tale vortice depressionario, con minimo sui 1000 hpa, entro la serata odierna si sposterà gradualmente dall’entroterra algerino verso la bassa Tunisia richiamando sostenuti venti dai quadranti occidentali sull’entroterra algerino e da sud-ovest fra bassa Tunisia e Libia occidentale, dove saranno possibili anche delle deboli tempeste di polvere.
L’approssimarsi di questa area di bassa pressione, dall’Algeria verso le coste della bassa Tunisia, causerà un netto rinforzo dei venti dai quadranti orientali, in genere da Levante, tra il Canale di Sardegna, il Canale di Sicilia e il basso Ionio, dove si attiveranno correnti da Est in ulteriore intensificazione dalla serata successiva.
Il rinforzo dei venti da Est di conseguenza provocherà il rapido aumento del moto ondoso sui bacini interessati, tanto da passare da mossi a molto mossi, fino a localmente agitati a largo.
Lunedi 25 Aprile, giorno di Pasquetta, con lo spostamento del minimo barico in prossimità delle coste tunisine e l’approssimarsi del fronte nuvoloso africano, si attiveranno intensi venti di Levante e Scirocco che assumeranno carattere burrascoso nel tratto di mare compreso tra il Canale di Sicilia, basso Ionio e sul settore più occidentale del mar Libico.
Le burrasche dai quadranti orientali insisteranno per gran parte della giornata tra il Canale di Sicilia e il basso Ionio, con venti sostenuti fino a 70-75 km/h tra le isole Pelagie e Pantelleria.
Il maltempo e il mare agitato non risparmieranno neppure l’isola di Malta che verrà investita in pieno dalle burrasche da Levante.
Sul basso Ionio e sul tratto più occidentale del mar Libico i venti ciclonici si orienteranno più da E-SE e assumeranno carattere di burrasca solo in mare aperto, a largo delle coste africane.
Tra Sicilia, bassa Calabria e basso Tirreno i venti da E-SE spireranno in genere da moderati a sostenuti, con raffiche di caduta più intense in prossimità delle coste tirreniche calabresi dove occasionalmente si potranno raggiungere punte di 50-60 km/h.
Bisognerà attendere fino alla serata e alla nottata successiva per vedere una importante attenuazione della ventilazione orientale ad iniziare dal Canale di Sicilia e dal basso Tirreno.
Solo sul basso Ionio e mar Libico a largo persisterà ancora una intensa ventilazione da E-SE in mare aperto che proseguirà a spirare fino alla mattinata di martedi, rendendo i mari molto mossi o agitati.
In prossimità della Sardegna e sui bacini limitrofi invece prevarranno i venti di Grecale che soffieranno moderatamente, con locali rinforzi in prossimità del Canale.
Come già anticipato i venti intensi orientali causeranno un sensibile aumento del moto ondoso tra Canale di Sicilia, basso Ionio e mar Libico che si presenteranno da molto mossi ad agitati, con onde ben formate alte più di 2.5-3.0 metri.
Inoltre il “Fetch” (tratto di mare in cui spira il vento) esteso dall’isola di Creta fino alle coste tunisine permetterà la formazione di grandi ondate che si muoveranno molto velocemente dal basso Ionio in direzione del Canale di Sicilia e delle coste orientali siciliane.
Sulle coste della Sicilia orientale nel corso del pomeriggio e della serata successiva si potranno verificare delle rumorose mareggiate di debole e moderata intensità che flagelleranno in modo particolare i litorali che vanno da Capo Ali fino a Capo Passero.
Delle mareggiate di moderata intensità colpiranno anche le coste tunisine direttamente investite dal consistente moto ondoso spinto dai forti venti orientali.
Le pessime condizioni meteo/marine provocheranno molti disagi nei collegamenti marittimi con le isole minori.
Isole come le Pelagie e Pantelleria rischiano di rimanere isolate, almeno fino a martedi o mercoledi.
Per una sensibile attenuazione della ventilazione bisognerà aspettare la giornata di martedi allorquando il vortice depressionario, di matrice nord-africana, si sarà allontanato tra basso Ionio e mar Libico richiamando una moderata ventilazione orientale solo sull’area ionica, dove il mare continuerà a mostrarsi molto mosso o localmente agitato per onde lunghe in scaduta da E-SE.