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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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La biblioteca “Paolo Greco” di Scido candidata a “luogo del cuore” del Fai Racchiude, all’interno di Palazzo Ruffo, un ingente patrimonio di grande valore storico e culturale costituito da testi pregevoli e ricercati

La biblioteca “Paolo Greco” di Scido candidata a “luogo del cuore” del Fai Racchiude, all’interno di Palazzo Ruffo, un ingente patrimonio di grande valore storico e culturale costituito da testi pregevoli e ricercati
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La delegazione FAI della Locride e della Piana accogliendo le istanze provenienti dalla piccola comunità del nostro territorio, nella mattina di domenica 9 novembre si è recata a Scido (RC), accolta dal Sindaco Dott. Giuseppe Zampogna e dal Vice Sindaco Giuseppe Tarsitani, dove ha visitato il candidato “luogo del cuore” e così potuto apprezzare la preziosità della raccolta sapientemente illustrata dal prof. Alfonso Zampogna responsabile coordinatore della Biblioteca “Paolo Greco”.
Rispondendo all’invito del FAI il dott. Giuseppe Zampogna Sindaco del Comune di Scido ed il Comitato “Promuoviamo la Biblioteca Paolo Greco” rivolgono a tutti i cittadini calabresi l’appello alla segnalazione della Biblioteca che frutto dell’impegno del dott. Paolo Greco, medico chirurgo di Delianuova (Delianuova 1894-Roma 1976) – oggi di proprietà del Comune di Scido – racchiude, all’interno di Palazzo Ruffo, un ingente patrimonio di grande valore storico e culturale costituito da testi pregevoli e ricercati. Cliccando sul seguente link:
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/reggio-calabria/scido/biblioteca-comunale-paolo-greco/81319
ovvero apponendo la sottoscrizione nel modulo che il Comitato ha predisposto si potrà sostenere la candidatura al fine di divulgare la conoscenza e la valorizzazione dell’importante presidio culturale, poco conosciuto nella stessa Piana di Gioia Tauro.
In occasione del 7° censimento de “I Luoghi del Cuore” Il FAI Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, invita a rinnovare l’entusiasmo e la partecipazione delle passate edizioni -per raggiungere ancora una volta un grande risultato -chiedendo a tutti i cittadini di segnalare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare. Il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere concretamente tutti i cittadini, di qualsiasi età e nazionalità, di sensibilizzarli nei confronti del nostro patrimonio artistico e paesaggistico e di favorire l’aggregazione e la collaborazione fra comunità e istituzioni al fine di proteggere e valorizzare tale patrimonio.
Il FAI e Intesa Sanpaolo hanno già dato voce alle migliaia di segnalazioni raccolte: 45 sono stati finora gli interventi di recupero in 15 regioni che hanno restituito a molti luoghi la bellezza originale. Ci auguriamo che i cittadini della Piana sostengano il progetto e con il loro voto contribuiscano al raggiungimento dell’intento di valorizzazione prefissato dalla comunità di Scido.
La visita è proseguita nella città di Rosarno dove, accolti dal sindaco avv. Elisabetta Tripodi, il gruppo degli associati e la delegazione FAI della Locride e della Piana ha potuto ammirare nel Museo Archeologico di Medma, guidati dalla direttrice archeologa dott. Silvana Iannelli la ricchissima e moderna esposizione dei reperti provenienti dal santuario di contrada Calderazzo e dall’abitato, oggetto degli scavi di Paolo Orsi all’inizio del secolo scorso e recentissimamente ripresi con eccezionali risultati.
Chi è il FAI
Promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. E’ questa la missione del FAI – Fondo Ambiente Italiano, Fondazione nazionale senza scopo di lucro che dal 1975 ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano.

Il 28 aprile 1975 Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli fondano ufficialmente il FAI, Fondazione senza scopo di lucro nata da un’idea di Elena Croce e sull’esempio del National Trust inglese.

Il FAI e tutte le persone che lo sostengono sono impegnati quotidianamente a tutelare e valorizzare il patrimonio d’arte e natura italiano, educare e sensibilizzare la collettività, vigilare e intervenire sul territorio.

Conoscenza, concretezza, coerenza, indipendenza, qualità. Ispirandosi a questi cinque principi il FAI opera per la gente e con la gente, con tutte quelle forze anche spontanee nelle quali molte persone civili si coagulano per uno scopo comune.