Il convoglio è stato aperto da una nave avvista-cetacei
di ROBERTA STRANO
Isola del Giglio, l’ultimo viaggio della Costa Concordia
Il convoglio è stato aperto da una nave avvista-cetacei
di Roberta Strano
La Costa Concordia, il bellissimo transatlantico,ormai ridotto ad un relitto, ieri ha abbandonato definitivamente l’Isola del Giglio, dopo oltre due anni dal naufragio della sera del 13 gennaio del 2012, nel quale hanno perso la vita 32 persone.
Al termine di complesse operazioni per il recupero dello scafo, ha iniziato il suo ultimo viaggio, dopo un commovente addio alle vittime, con le sirene dei rimorchiatori e delle barche in mare e l’applauso della gente a terra, che durerà cinque giorni, ad una velocità di due nodi all’ora, trainata dai rimorchiatori fino al porto di Genova dove sarà smantellata e smaltita.
Il convoglio è stato aperto da una nave avvista-cetacei, visto che attraverserà il Santuario dei Cetacei, l’area protetta tra Francia, Italia e Principato di Monaco.
A gestire l’intera operazione Nick Sloane, già artefice del raddrizzamento della Costa Concordia che ha dichiarato commosso ma fiducioso: “Sto bene, il tempo è buono e le previsioni sono positive, insomma tutto ok”.
“Sarà una bella giornata per il Paese, credo di poterlo dire” questo il commento e l’auspicio dell’ammiraglio Stefano Tortora, che fa da collegamento tra il pubblico e il privato nelle operazioni per il rigalleggiamento del relitto della Costa Concordia. “Il primo pensiero è naturalmente per chi sulla Concordia ha perso la vita, e cioè i 32 passeggeri e il subacqueo” ha ricordato poi Tortora, concludendo: “Mi fa veramente piacere poter partecipare a questo trasferimento che restituisce alla Concordia un minimo di dignità”.
Mentre il comandante Gregorio De Falco dopo la partenza della nave ha commentato al telefono con l’ANSA: “Era l’ora. Adesso il Giglio potrà riacquistare la sua dimensione di una delle isole più belle dell’arcipelago toscano”.