Irto commenta esperienza del centro Ace di Pellaro Principi e valori solidaristici per l'ambulatorio reggino
“L’esperienza del centro Ace di Pellaro è una delle espressioni più autentiche dei
principi e valori solidaristici cui si informa il nostro ordinamento democratico.
L’ambulatorio reggino, che soltanto quest’anno ha effettuato oltre 30mila visite,
è stato fino a oggi un punto di riferimento per quanti, altrimenti, non avrebbero
avuto la possibilità di usufruire di visite mediche specialistiche. Occorre perciò
lavorare seriamente, a fari spenti e con tempestività, per garantire un futuro al
centro dell’Associazione calabrese di epatologia”. Lo afferma il presidente del Consiglio
regionale della Calabria, Nicola Irto, che ricorda: “Nei mesi scorsi ebbi modo di
incontrare il direttore dell’ambulatorio, Lino Caserta, che mi rappresenta con entusiasmo
il lavoro svolto da questa struttura a favore della collettività con pieno spirito
solidaristico, grazie alla generosità di un gruppo di professionisti che hanno anteposto
la tutela della salute alla logica del profitto. Riteniamo – aggiunge Irto – che
sia compito delle istituzioni, innanzitutto, dare risposte alle esigenze dei cittadini:
di fronte al rischio concreto di perdere questa struttura, nessuno di noi, se impegnato
in politica, può autoassolversi o deresponsabilizzarsi. N? possiamo trincerarci dietro
il paravento della burocrazia, perchè i cittadini non votano per i burocrati, ma
scelgono i loro rappresentanti politici al fine di orientare, nel rispetto della
legge, l’azione della pubblica amministrazione”. Il presidente del Consiglio regionale
esprime infine l’auspicio che “il presidente Oliverio, di cui conosciamo la sensibilità
su questo tema e che sappiamo già impegnato per la possibile soluzione del problema,
fornisca il proprio risolutivo intervento per rimuovere gli ostacoli che, portando
alla chiusura del centro Ace, violano il diritto costituzionale alla salute per tantissimi
cittadini che a Pellaro hanno conosciuto un pezzo di Calabria fondato su giustizia
sociale ed equità”.