“Ipotesi aeroporto di Sibari e di Scalea erano già presenti” E' quanto afferma il consigliere Bevacqua che, in qualità della Commissione Ambiente e Territorio, è stato relatore del Piano nella seduta consiliare che ha provveduto all’approvazione definitiva
“Leggo con un certo stupore che l’aeroporto di Sibari sarebbe stato inserito nella
programmazione del nuovo Piano dei trasporti grazie agli emendamenti presentati l’altro
ieri in Consiglio da alcuni colleghi. Capisco le necessità della propaganda politica,
ma questa corsa a intestarsi la paternità di provvedimenti per meri fini localistici
mi pare alquanto fuori luogo”. È quanto afferma il consigliere Bevacqua che, in qualità
della Commissione Ambiente e Territorio, è stato relatore del Piano nella seduta
consiliare che ha provveduto all’approvazione definitiva. In realtà – prosegue Bevacqua
– basta leggere il testo così come già licenziato dalla Commissione da me presieduta
per rendersi conto che l’aeroporto di Sibari è pienamente presente. Anzi, per fugare
ogni dubbio, ci tengo a citare direttamente dal testo:
<< Avuto riguardo anche al potenziale bacino di utenza che l’area della Sibaritide prospetta, che comprende anche quella proveniente dalla Provincia di Matera e dalle aree del tarantino, si appalesa quanto mai opportuna, la realizzazione di un aeroporto nell’area di Sibari, utilizzando l’ara all’uopo destinata dal Comune di Cassano con il Piano regolatore generale, sia per collegamenti nazionali, anche con frequenza non giornaliera, che per voli regionali utilizzando aeromobili di classe B) turboelica ATR, metrolinee e similari. Analogalmente è prevista la realizzazione di un aeroporto di interesse locale nell’area dell’Alto Tirreno Cosentino, in prossimità del Comune di Scalea>>. La parole sono chiare, non credo ci possano essere dubbi. Gli emendamenti
in questione non hanno fatto altro che ripetere quanto già era manifestamente scritto”.
“Invece di affannarsi a rivendicare improbabili primogeniture – conclude Bevacqua
– sarebbe molto più serio unire le forze per garantire che quanto previsto nello
strumento di programmazione si traduca in effettiva realizzazione. È su questo che
mi sono sempre soffermato nei miei ripetuti interventi ed è su questo, ne sono certo,
che i colleghi sapranno fare fronte comune per il bene concreto della Sibaritide”.