Innovazione in Calabria: bisogna puntare sul coraggio Stamattina l’incontro tutto in rosa organizzato dalla Fondazione Bellisario
Innovazione: e la Calabria?: questo il titolo dell’incontro che si è tenuto stamattina, a partire dalle 9:30, nella Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza organizzato dalla Fondazione Bellisario. Un evento che ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Cosenza e ha visto coinvolte nel tavolo di discussione donne intraprendenti, coraggiose, che si sono trovate concordi, nei diversi interventi, su un aspetto: la Calabria ha tutte le potenzialità per decollare, a patto che si mettano in campo più coraggio e voglia di mettersi in discussione.
All’incontro hanno preso parte Lella Golfo, presidente e fondatrice della Fondazione Marisa Bellisario, Filomena Greco, responsabile Calabria della Fondazione Marisa Bellisario, Claudia Cattani, presidente Rfi, Alessandra Ghisleri, direttore Euromedia Research, e Paola Scarpa, BU Google Italy Director & Emea Women@ Leader. Moderatrice della discussione Annamaria Terremoto, giornalista e già caporedattrice Rai Calabria. A portare i saluti istituzionali in rappresentanza del presidente della Provincia Iacucci, il consigliere provinciale Francesco Gervasi, che si è complimentato per l’iniziativa.
«Da sempre io sento parlare del “problema del Mezzogiorno” – ha detto Lella Golfo – e credo che sia necessario rivendicare un ruolo e un futuro diversi da quelli che sembrano essere segnati. Ma tutto è legato a un fattore: la voglia di fare. Con la proposta di legge, che poi è diventata di fatto legge, sulle quote di genere nei consigli di amministrazione delle imprese e delle partecipate statali, ho dimostrato che la caparbietà permette di raggiungere anche risultati che possono sembrare irraggiungibili. Sono tanti i progetti per il futuro che abbiamo in mente per la Calabria e siamo certe che una rete di donne possa guadagnare traguardi importanti».
«Il primo passo da fare – ha detto poi Filomena Greco – è quello di puntare su un cambio di mentalità, perché lo sviluppo e l’innovazione possano davvero realizzarsi in toto. Bisogna abbandonare vecchie abitudini e convinzioni, aprirsi alla condivisione delle idee e alla collaborazioni tra intelligenze di spicco, e trasformare in punti di forza i punti di debolezza. Ci impegneremo in concreto per riunire le eccellenze della nostra regione e coinvolgerli in progetti che riguardano non solo la crescita del territorio, ma anche l’uguaglianza di genere. Oggi qui sono presenti molte donne e anche molte associazioni di donne. Tutte pronte a dare, insieme, il proprio contributo. Si tratta di un ottimo segnale, che ci fa sperare per il meglio».
A dirsi convinta che i tempi siano favorevoli per un cambio di rotta anche Claudia Cattani, presidente Rfi, che nel proprio intervento ha sottolineato come «i dati ci dicono che il Sud nel 2015 è cresciuto di un punto percentuale in più rispetto al Nord. A mio avviso, sta iniziando una nuova era per tutto il Mezzogiorno. Una chance che si deve cogliere, soprattutto per i giovani». E, alla domanda sulla situazione attuale e sui progetti futuri per la Calabria nel settore delle infrastrutture, ha risposto che «esiste un protocollo di intesa ufficiale tra il ministero delle Infrastrutture e la Regione che prevede un programma di miglioramento significativo, in termini di ammodernamento e velocizzazione, del tratto ferroviario jonico che di quello tirrenico. E poi – ha concluso – sono tanti gli interventi che si potrebbero realizzare. Ad esempio, investire nelle ciclovie potrebbe incentivare il settore del turismo».
«Per fare innovazione bisogna fare rete». È il parere di Alessandra Ghisleri, che ha aggiunto: «Si può fare la differenza se ci si mette in collegamento. Abbiamo condotto un’indagine sulle startup innovative in Italia per scoprire se i protagonisti conoscessero davvero il significato di innovazione. E sì, lo conoscono bene. Però, in molti hanno segnalato come facciano difficoltà a fare rete per paura di vedersi rubare la propria idea. E questo è un limite che ci penalizza molto. In Calabria è un aspetto molto accentuato e che, però, deve essere messo da parte: per ottenere risultati migliori, bisogna avere più coraggio».
«Prendere decisioni in modo collettivo, ascoltando il parere e le idee di tutti è il modo in cui lavora la mia azienda. E, credo, che sia uno degli aspetti più rilevanti del suo successo – ha detto Paola Scarpa – . Google è leader di mercato proprio perché è un’azienda aperta, inclusiva. Credo che la chiave del successo per ognuno, e per una regione come la Calabria in particolare, sia soprattutto uno: smetterla di credere che alcune cose sono impossibili da fare. A volte, basta cambiare approccio per raggiungere il successo».
Gli spunti arrivati dalle relatrici hanno coinvolto i presenti. In tanti, tra il pubblico, sono intervenuti per arricchire il dibattito. Tra le tante che hanno dato la propria disponibilità a essere coinvolte nei progetti futuri della Fondazione anche Silvana Gallucci, già past president Fidapa Cosenza, Paola Granata, presidente Confagricoltura Donna Calabria, Bianca Rende, presidente What Women Want, Teresa Ruberto, safety manager Sacal. Progetti che si pongono un obiettivo preciso: percorrere strade concrete e intelligenti per un futuro migliore, e contribuire a disegnare scenari più giusti sul piano della parità di genere.