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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Incontri del quinto tipo! Venerdì sera a Lamezia Terme presentazione di "Diario di zona" con l’autore Luigi Chiarella ospite del Collettivo Autogestito CASAROSSA40

Incontri del quinto tipo! Venerdì sera a Lamezia Terme presentazione di "Diario di zona" con l’autore Luigi Chiarella ospite del Collettivo Autogestito CASAROSSA40
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Diario di zona (Edizioni Alegre) è il primo testo della nuova collana diretta da WU MING 1 e l’autore – Luigi Chiarella – è noto anche con lo pseudonimo di Yamunin, dal blog che cura in rete.

Yamunin praticamente in qualunque dialetto meridionale – e Chiarella è di origine calabrese – significa «andiamo». E il libro può essere visto anche come un viaggio che l’autore compie all’interno della sua città, Torino. Tutto ha inizio quando il protagonista, ovvero lo stesso scrittore, attore e drammaturgo momentaneamente disoccupato, trova lavoro come letturista per la compagnia dell’acqua.

Inizia così il suo viaggio attraverso le strade di tutta Torino, alla ricerca dei contatori da leggere, memorizzandone la lettura sul palmare fornito dall’azienda. Diario di zona come ogni oggetto narrativo non-identificato, non è soltanto un diario, un pezzo di autobiografia, ma è anche una mappatura della città. Topografia non solo fisica, ma anche sentimentale: l’autore si annota tutte le lapidi di partigiani o di vittime della mafia che incontra sul proprio cammino. Narrazione dal basso, ad altezza della bicicletta che usa per girare la città, se non racconto dal sottosuolo, dalle cantine e dai tombini in cui si trovano i contatori. Colonna sonora, sono riportati i brani delle canzoni che vengono in mente allo scrittore o che fanno da contrappunto alle varie situazioni, e viaggio letterario, con i brani dei libri che l’autore sta leggendo o che gli vengono in mente, e si va da Carmelo Bene al Sutra del Loto. E oltre a tutto ciò, e a molto altro ancora, il libro è una sorta di inchiesta che riesce a far emergere con estrema chiarezza la temperie del tempo attuale, con il suo carico di rabbia, diffidenza, con la sua guerra tra poveri, ma anche con la solidarietà che viene fuori quando meno te l’aspetti, il senso di condivisione, la dolcezza. Con il comico, l’inaspettato e il paradossale che all’improvviso si fanno strada nelle vie della città, come quella scritta sul muro che recita: «Leggete Nanni Balestrini».

Il tutto con una scrittura coinvolgente e colloquiale, ma al contempo raffinata, in grado di mettere insieme le parlate e i dialetti settentrionali e, soprattutto, meridionali che si parlano nella città sabauda, lo slang di strada, inserti di vera e propria poesia, brani «alla Balestrini», appunto, senza segni di interpunzione. E che utilizza varie figure retoriche che riescono a dare un ritmo al discorso, come le frequenti allitterazioni.

Un libro, insomma, pienamente politico e non solo perché si parla di No Tav, si ricorda la storia di Sole e Baleno, si stigmatizza con forza il tradimento dei politici verso il referendum che aveva voluto l’acqua come bene comune, ma perché si oppone con forza e con ogni mezzo necessario alla retorica dominante.

L’appuntamento è programmato per venerdì 16 gennaio alle ore 18, c/o lo Spazio Giovani di Via Aldo Moro.