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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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In Italia le richieste di lifting e aumento dei glutei raddoppiate in due anni

In Italia le richieste di lifting e aumento dei glutei raddoppiate in due anni

In chirurgia estetica il lato B alla brasiliana è la nuova frontiera di bellezza. Il Paese di Mondiali detta le regole delle forme. «Sono in aumento gli interventi per contrastare i cedimenti e a rafforzare le curve», spiega Francesco Alia chirurgo plastico

In Italia le richieste di lifting e aumento dei glutei raddoppiate in due anni

In chirurgia estetica il lato B alla brasiliana è la nuova frontiera di bellezza. Il Paese di Mondiali detta le regole delle forme. «Sono in aumento gli interventi per contrastare i cedimenti e a rafforzare le curve», spiega Francesco Alia chirurgo plastico

 

In attesa di vedere se saprà imporre la propria scuola ai prossimi mondiali di calcio,
il Brasile ha già iniziato dettare le regole della nuova bellezza. È infatti tutta
brasiliana la nuova tendenza in fatto di forme per quanto riguarda il lato B. Il
lifting del gluteo per avere un sedere alla brasiliana si sta affermando come uno
dei più richiesti interventi di chirurgia estetica tanto che, secondo i dati AICPE
– Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica – negli ultimi due anni gli interventi
di gluteopessi e di aumento dei glutei sono quasi raddoppiati. «C’è una crescente
attenzione alla zona dei glutei: non solamente devono essere tonici, ma possibilmente
non svuotati. E il modello cui si guarda con maggiore interesse è il lato B alla
brasiliana, ovvero le classiche curve delle ballerine brasiliane», precisa Francesco
Alia, chirurgo plastico di Milano e Cagliari. Quindi, «parliamo non solamente interventi
di lifting per contrastare il rilassamento delle pelle e dei muscoli, ma anche di
un aumento dei volumi con il riposizionamento dei tessuti attraverso l’utilizzo del
grasso».
I numeri di AICPE descrivono un fenomeno che è letteralmente esploso in Italia.
Nel 2013 sono stati praticati più di 1.500 interventi per migliorare il lato B,
contro gli 800 del 2011. Una tendenza in corso anche oltreoceano dove l’autorevole
American Society for Aestethic Plastic Surgery ASAPS nelle sue più recenti statistiche
ha parlato di un incremento degli interventi sul lato B del 40% nel 2013 rispetto
all’anno precedente.
«Solitamente le pazienti che, insoddisfatte della linea che i glutei vanno a disegnare,
vogliono migliorare il loro lato B hanno meno di 35-40 anni. Ma non mancano persone
con qualche anno in più, mentre gli uomini sono ancora decisamente molto pochi»,
dice Alia. «Le soluzioni proposte possono essere di carattere medico attraverso
l’utilizzo di acido ialuronico oppure chirurgiche. Solo queste ultime però rappresentano
però un rimedio efficace e stabile nel tempo», precisa lo specialista. Gli interventi
sono prevalentemente due: «Il più diffuso è la gluteopessi, ovvero il lifting
dei glutei. È l’intervento più classico con il quale si a va contrastare il rilassamento
dettato dal tempo o da un dimagrimento importante attraverso un riposizionamento
dei tessuti. Si ottiene non solamente una diversa proiezione, ma anche un riempimento
delle zone interessate usando i tessuti del paziente. Trattandosi di un intervento
chirurgico, c’è un’incisione con una cicatrice; questa però risulta facilmente
nascondibile sotto l’abbigliamento intimo e tende ad attenuarsi con il tempo». L’altro
tipo di intervento è finalizzato in modo specifico all’aumento del lato B: «Con
la lipostruttura dei glutei si utilizza il grasso del paziente stesso». Spiega il
chirurgo: «Questo intervento prevede l’aspirazione del grasso con gli accorgimenti
necessari per preservarne la vitalità e le cellule staminali in esso contenute.
Quindi il suo riposizionamento. Per un aumento considerevole è possibile l’uso di
apposite protesi che vengono inserite all’interno del muscolo grande gluteo. La cicatrice
residua è pressoché invisibile. Con questo intervento si può aumentare il volume
del lato B della quantità desiderata».
Il costo di un intervento chirurgico oscilla tra i 3.500 e gli 8.000 euro, varia
a seconda del tipo di intervento e delle condizioni del paziente.
Francesco Alia – Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Sassari, si
è specializzato in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva all’Università di Roma “La
Sapienza” e in Microchirurgia all’Università di Milano. Ha lavorato presso la Cattedra
di Chirurgia Plastica dell’Università di Sassari e presso la Cattedra di Chirurgia
Plastica dell’università di Milano e il Centro di Chirurgia Plastica ed Ustioni
dell’ospedale Niguarda di Milano. Alia ha perfezionato la sua preparazione in Chirurgia
Plastica ed Estetica con corsi e soggiorni in Italia, Stati Uniti, Messico, Francia
e Belgio. È autore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche su argomenti di chirurgia
plastica ed estetica, microchirurgia e istologia. Socio ordinario di Aicpe, Sicpre
e Isaps, opera a Milano e in Sardegna. www.plasticsurgery.it