Impone alla figlia di 11 anni di gettare la cocaina per strada, un arresto in Calabria Durante tali fasi la figlia 11enne saliva verso il piano superiore dell’abitazione, immediatamente seguita dai militari e con il padre a fianco
I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto un 38enne del luogo per le ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
I fatti raccontano che durante un servizio mirato presso l’abitazione di un pregiudicato di Corigliano Calabro, i militari della dipendente Sezione Operativa, unitamente a quelli della Stazione di Corigliano Calabro Centro, supportati dall’unità cinofila “Collins” del Nucleo Carabinieri di Vibo Valentia, sfruttassero il momento giusto per entrare nell’abitazione del 38enne e alla presenza dello stesso, nonché della coniuge e dei figli minorenni, iniziassero una dettagliata perquisizione locale. Durante tali fasi la figlia 11enne saliva verso il piano superiore dell’abitazione, immediatamente seguita dai militari e con il padre a fianco. Ma quest’ultimo improvvisamente bloccava i militari per le scale, permettendo alla figlia di salire indisturbata nella camera dei genitori. Poco dopo i Carabinieri riuscivano a superare la resistenza dell’uomo, raggiungendo la bambina, che rientrava dal balcone della predetta camera. I militari che uscivano repentinamente dalla palazzina trovavano sotto il balcone della camera da letto un calzino con un ovetto di colore giallo che all’interno conteneva sei dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un ammontare di circa 2 grammi. La perquisizione domiciliare continuava e permetteva di rinvenire anche del materiale da confezionamento, che l’uomo aveva tentato di nascondere nel mobile del bagno. Tutto veniva sottoposto a sequestro penale in quanto ritenuto materiale pertinente al reato.
L’uomo, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, veniva dichiarato in stato di arresto e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo. Veniva, inoltre, informato anche il Tribunale dei Minorenni per il comportamento fatto tenere dalla figlia minorenne e a cui hanno assistito anche gli altri bambini della coppia.